Mi occupo di Nutrizione per patologie accertate, Lipedema, Policistosi Ovarica, Intolleranze Alimentari, Disbiosi, Dieta Chetogenica su misura. Ricevo a Messina e Catania. In queste pagine offro consigli nutrizionali, ricette per tutti coloro che si interessano di Dieta, Nutrizione e Salute. Sono disponibile a consulenze online. Questo blog è collegato alla pagina Facebook Camice&Mestoli ed Instagram Bionutrizionistacacciola
20 marzo 2014
12 marzo 2014
“Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica” Seminario organizzato da Associazione FARIDEA
04 marzo 2014
“Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica” Seminario organizzato da Associazione FARIDEA Sabato 12 Aprile 2014 Sala Convegni Suore Domenicane Via San Nullo Catania
Sabato 12 Aprile 2014
Sala Convegni Suore Domenicane
Via San Nullo
Catania
Responsabile Scientifico: Dr.ssa Maria Stella Cacciola
Programma e Relatori:
Ore
8.30/9.00: Registrazione dei Partecipanti
Ore 9.00/10.30:
L’Asse Intestino-Cervello: il ruolo
nell’infiammazione da cibo.
Dr
Alfio Trovato: Specialista in
endocrinologia ed Esperto PNEI
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Ore 10.30/12.00:
Intolleranze Alimentari: Un approccio teorico e pratico per fare chiarezza.
Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in
Nutrizione.
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Ore 12.00/13.00: Cibo e Infiammazione: Strategia Nutrizionale
per il mantenimento
dei risultati ottenuti.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in
Nutrizione Università di Pavia.
Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in
Nutrizione.
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Ore 13.00/14.30: Break
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Ore 14.30/16.00:
Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica e Nutrigenomica: Quali test e
cosa aspettarci oggi dalla diagnostica? Quali strumenti sono oggi fondamentali per un Nutrizionista?
Dr.ssa Maria Stella Cacciola: Biologa Nutrizionista Esperta in Intolleranze
Alimentari.
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Ore 16.00/17.00:
Dalla Disbiosi all’Eubiosi: un aiuto
importante arriva dall’idrocolonterapia,
dalla terapia prebiotica e probiotica.
Dr Angelo Stimolo
- Specialista in Idrologia Medica esperto in Idrocolonterapia
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Ore 17.00/18.00:
Nutrigenetica e Nutrigenomica: Approccio Nutrizionale
Integrato.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in
Nutrizione Università di Pavia.
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Ore 18.00/18.30: Discussione
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Ore 18.30/19.00 : Compilazione e consegna
questionari ECM
Segreteria
Organizzativa
Associazione
FARIDEA
Via Simeto 35
95030, Gravina di Catania (CT)
Cod. fiscale: 05030100878
La Segreteria Organizzativa dell’Associazione
FARIDEA è
disponibile per tutte le richieste di informazioni inerenti al
Seminario, la responsabile della
segreteria è:
dott.ssa Valentina Ronsisvalle
Cell.
3429557135
Preferibilmente lunedì e venerdì ore 10-12 e mercoledì ore 16-18
25 febbraio 2014
18 febbraio 2014
Ma le intolleranze alimentari, esistono o no?
dal blog di Tiziana Colombo - Nonna Paperina
http://www.nonnapaperina.it/2014/02/ma-le-intolleranze-alimentari-esistono-o-no/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+LaFattoriaDiNonnaPaperina+%28La+Fattoria+di+Nonna+Paperina%29&utm_content=FaceBookTempo di preparazione:
Noi intolleranti ce lo sentiamo dire di continuo: “Le intolleranze alimentari non esistono”. E sono medici a parlare, non l’edicolante sotto casa (con tutto il rispetto per la categoria!). Eppure noi beviamo un bicchiere di latte, mangiamo una frittata e ci sentiamo male. E molti (altri) medici ci assicurano che si tratta di intolleranze alimentari, teoria che sembrerebbe confermata dalla crescente quantità di test che vediamo eseguire in moltissime farmacie accreditate, ma anche in laboratori e ospedali specializzati. Ma se non esistono, allora, di che parliamo? Chi ha ragione e chi torto?
Il dilemma mi è stato chiarito in maniera molto netta e comprensibile da uno dei maggiori esperti in materia del nostro Paese, il ricercatore (e medico) Marco Silano dell’Istituto Superiore di Sanità, che ho avuto il piacere di intervistare nel dicembre del 2008 mentre pensavo a cosa scrivere nella prefazione del nostro libro “100 ricette senza latte e derivati, uova e soia”…
Silano mi ha spiegato chiaramente che le intolleranze (al contrario delle allergie) non sono dimostrabili dal metodo scientifico (eccetto quelle al glutine e al lattosio), perché il più delle volte si tratta di fenomeni temporanei, pertanto non compatibili con il metodo scientifico (quello di Galileo, per intenderci) che basa la sua attendibilità sulla ripetibilità degli esperimenti. Questo significa che oggi potrei risultare fortemente intollerante ad un alimento e magari tra un mese o anche una settimana no, perché il mio corpo, se non l’ho mangiato, non è più intossicato o perché ha migliori risorse per reagire (io per esempio in gravidanza non avevo alcun problema con il latte, che invece normalmente mi devasta!). Questo, per il sistema scientifico, significa “esperimento fallito”, “fatto non provato”. Il dott. Silano, però, è stato molto chiaro nel dire che questo non significa che le intolleranze non esistano! Significa solo che non sono “scientificamente” dimostrabili perché, appunto, non sono ripetibili. Per usare un esempio, il fatto che ieri sia stata triste e oggi non lo sia, non significa che la tristezza non esista, e neanche che ieri ero allegra e felice!
Insomma, anche in questo caso il problema è sempre il solito: c’è qualcuno (anche plurilaureato) che si ostina a sostenere che ciò che non è “scientificamente dimostrabile”, non esiste. Credo che su questo pianeta non basterebbe un mese per elencare i milioni di evidenti e innegabili fenomeni che il metodo di Galilei non ha ancora dimostrato e che forse non riuscirà mai a dimostrare. Ma la scienza (quella vera) è umile, e i ricercatori (quelli veri), come Silano, lo dicono chiaro: “Il fenomeno esiste”.
Alla fine, quindi, è’ solo una questione di approccio e di metodo di studio… Credo che basterebbe solo essere un po’ più aperti, meno timorosi e meno netti, e le cose (forse) funzionerebbero meglio.
Questo bell’articolo è stato scritto da Chiara Petrella che ha preso spunto da un fatto che mi è capitato ieri a un’evento dove ha partecipato la dr.ssa Chiara Manzi. Questa dottoressa quando mi sono permessa, a seguito di una domanda fatta dal pubblico, di sottolineare una sua risposta secondo me errata. Infatti si è girata e mi ha risposto “le intolleranze non esistono” …
Mi sono arrabbiata e non ho risposto per educazione nei suoi confronti ma ho subito confidato il problema al Prof. Di Fede che ovviamente sostiene che le intolleranze purtroppo esistono……
02 febbraio 2014
Acido lipoico e malattia di Hirata
L'acido lipoico (La) è un integratore alimentare ampiamente utilizzato, talvolta usato anche come trattamento adiuvante nei casi di neuropatia diabetica e non. In un recente lavoro (Gullo et al., 2013) ricercatori dell'università di Catania hanno pubblicato alcuni casi di Malattia di Hirata (Insulin autoimmune syndrome, Ias), una rara causa di ipoglicemia spontanea, caratterizzata da livelli di insulina estremamente elevati nel siero e alti titoli di autoanticorpi contro l'insulina endogena, nonostante nessuna precedente esposizione a insulina esogena. Negli individui giapponesi Ias è associata all'antigene leucocitario umano (HLA) HLA- DRB1 * 04:06, e spe sso si verifica in seguito all'esposizione a composti sulfidrilici. Segnalazioni di ipoglicemia e altre reazioni avverse in soggetti che assumevano acido lipoico sono pure giunte al sistema nazionale di fitovigilanza dell'Iss. Ebbene, Gullo e coll. hanno descritto il caso di 6 pazienti che assumevano acido lipoico e che hanno manifestato una Ias: tre femmine e tre maschi, (età media 63 anni) hanno presentato episodi di ipoglicemia. Nessun paziente era stato trattato con insulina o ipoglicemizzanti orali, né aveva un insulinoma. I sintomi apparvero 30 e 120 giorni dopo l'assunzione di acido lipoico (600 mg/die). L'interruzione dell'assunzione ha comportato una riduzione degli episodi di ipoglicemia. Tutti i pazienti sono stati trattati con orale o iv di glucosio e prednisone (125-25 mg/die). Analisi HLA ha rivelato l'allele HLA - DRB1 * 04:03 in cinque pazienti, mentre l'allele HLADRB1 * 04:06 era presente in un paziente. Gli Autori concludono che la presenza di questo a llele HLA- DRB1 * 04:03 sia alla base di una suscettibilità genetica allo Ias in pazienti caucasici. E la maggiore presenza dell'allele HLA- DRB1 * 04:03 nelle nostre popolazioni, combinata con l'uso crescente di medicinali o integratori contenti zolfo, tra i quali l'acido lipoico, può causare eventi gravi, ma reversibili, ipoglicemia in individui geneticamente predisposti, anche al di fuori del Giappone. Importante è mantenere vigile l'attenzione e, anche solo nel sospetto, segnalare.
Gullo D. et al. Insulin autoimmune syndrome (Hirata Disease) in European Caucasians taking a-lipoic acid. Clinical Endocrinology (2013) doi: 10.1111/cen.12334.
Fabio Firenzuoli
Centro per la Medicina Integrativa
Centro di riferimento per la Fitoterapia
AOU Careggi - Università di Firenze
01 febbraio 2014
TORTA SACHER versione Veg
Ingredienti:
350 gr. di farina di grano duro bio
350 gr. di farina di grano duro bio
250 ml di latte di avena bio
200 gr. di zucchero di canna
40 - 50 gr. di amido di mais
3 - 4 cucchiai di olio di semi di girasole
5 - 6 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 bustina di lievito bio
250 gr. di marmellata di albicocche bio
succo di 1 arancia
Ingredienti per la glassa:
cioccolata fondente (100 - 150 gr.)
1/2 bicchiere di latte (o di avena o riso)
Preparazione:
Mescolare la farina, lo zucchero, il cacao, il lievito e la fecola di patata. Incorporare il latte di avena, preventivamente amalgamato con l'olio, e impastare. Ungere una teglia e spolverarla con un pò di farina versare l’impasto; infornare a 170° per 45 minuti. Far raffreddare la torta, tagliarla e inumidirla con il succo di arancia. Farcire con la marmellata di albicocche.
Preparazione per la glassa :
In un pentolino far scaldare un po' di latte di avena, aggiungere la cioccolata tagliata a tocchetti e mescolate fino a che si è sciolta completamente. Per una glassa molto densa, utilizzare poco latte; per una glassa più liquida aggiungerne fino alla consistenza desiderata.
Versare e spalmare la glassa sulla torta e decorare a piacere.
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