24 gennaio 2019

Incontro a Basiano, Milano, presso l'Accademia delle Intolleranze Alimentari sulla Fibromialgia

Incontro gratuito con il Dr. Monzani Marco, la Drssa Cacciola Maria Stella e il Dr. Uberti
L’argomento fibromialgia negli ultimi anni sollecita interrogativi e dubbi come mai prima d’ora. Trattasi, infatti, di una malattia subdola, in quanto “invisibile” che causa in particolare dolore ai muscoli ed alle ossa, andando a colpire diversi punti del corpo contemporaneamente, soprattutto gambe, schiena e legamenti delle braccia. Come si comprende facilmente, è facile quindi che venga confusa con semplici dolori muscolari, anche se presenta una natura più estesa e effetti più invalidanti.

SONO CELIACO O NON LO SONO?

Oggi molte persone si chiedono se sono celiache ma quando fanno il test che il loro medico prescrive, il risultato è quasi sempre negativo, e potremmo dire “meno male!” ma purtroppo i sintomi rimangono e queste persone continuano a non tollerare il pane, la pasta e i biscotti.



Alcune di queste persone ricorrono al faidate, cercano su internet, eliminano tutti gli alimenti che contengono glutine e improvvisamente si sentono meglio nonostante il medico ed i test fatti dicessero il contrario.

Altre si rivolgono a nutrizionisti esperti che spiegano loro che è possibile che abbiano una predisposizione genetica alla celiachia ma di non averla ancora sviluppata, grazie a Dio!
E allora perché se non sono celiaci hanno i sintomi e togliendo i cereali con glutine e sostituendoli con quelli senza glutine stanno meglio?
Per spiegarlo con chiarezza vi devo raccontare una cosa.

Nel 2011 in febbraio a Londra c’è stata una Consensus Conference, cioè una conferenza a livello internazionale dove erano presenti tutti gli studiosi ed i professori  che lavorano in tutti i centri del mondo sulla celiachia. Durante questo importantissimo incontro è stato presentato uno studio fatto in collaborazione fra l’Università di Baltimora, pr Fasano (un Italoamericano) e l’Università di Napoli (pr.ssa Sapone).                 

In questo studio si affermava che oltre alla Celiachia e alla Allergia al glutine esisteva una terza patologia legata al glutine che è stata chiamata Sensibilità al Glutine Non Celiaca (SGNC). Nella prima si riscontrano un’alterazione di tutti gli anticorpi collegati alla Gliadina, proteina costituente importante del glutine e danni a livello dei villi intestinali, nella seconda si trovano quasi sempre anticorpi Ig E per la Gliadina alti mentre per la SGNC nella maggior parte dei casi (circa il 56%) si trovano alti anticorpi Ig G AntiGliadina Nativa.
Per fare sintesi e capirci bene in modo da non generare dubbi o preoccupazioni inutili riassumo. Quando qualcuno soffre di Sindrome del Colon Irritabile, nausea, gastralgia, sensazione di stanchezza, diarree ricorrenti, stipsi, dimagramento o obesità, depressione, dolori muscolari, acne ecc. bisogna che prima valuti con il proprio medico se è celiaco oppure allergico al glutine oppure se ha una SGNC ma consideriamo che tutte queste patologie sono presenti in non più del 20% della popolazione italiana quindi non tutti gli Italiani ma solo una piccola parte può avere davvero un problema con il glutine.
E allora se non tutti gli Italiani ma solo il 20% ha direttamente un problema addebitabile al glutine, tutti gli altri di cosa soffrono?
Vi do una piccola anticipazione ma ne parleremo nei prossimi articoli. La cosa più frequente è che si sia sviluppata un’Alterata Permeabilità Intestinale anche conosciuta come Leaky Gut  che è causata da un’infiammazione della parete intestinale.


Articolo scritto dalla dott.ssa Cacciola Maria Stella,  biologa nutrizionista  esperta in Intolleranze Alimentari e Nutrigenetica