07 maggio 2014

Dieta e rischio cardiovascolare: ridurre i grassi non basta

«Gli ultimi cinquant’anni di studi clinici ed epidemiologici hanno stabilito che c’è una stretta relazione tra dieta, aterosclerosi ed eventi cardiovascolari e che l’approccio a tutto tondo della dieta mediterranea è più efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari rispetto a un’alimentazione che si limita ad abbassare il contenuto di grassi e colesterolo» riprende il ricercatore. Morale: non basta raccomandare l’olio d'oliva al posto di panna e burro, ma bisogna anche aumentare la quantità di verdure, frutta, cereali integrali, noci e pesce per ottenere un risultato veramente efficace. Oltre al noto studio Predimed, che ha dimostrato i benefici della dieta mediterranea nel ridurre le probabilità di infarto, morte cardiovascolare e ictus del 30% rispetto a una semplice alimentazione a basso tenore di lipidi, anche altri studi hanno evidenziato che la dieta mediterranea sembra essere migliore di quelle a basso contenuto di grassi nel ridurre il rischio cardiovascolare a lungo termine. Cosa abbiamo imparato dunque? «Mezzo secolo di studi ci insegnano che ridurre solo l’introito di grassi abbassa il colesterolo, ma non l'incidenza di infarto miocardico o morte coronarica» conclude Dalen.



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