Prime forme viventi, le alghe non solo testimoniano il nostro passato, ma rappresentano un’ancora di salvezza per il nostro futuro. Contengono in maniera concentrata tutte le sostanze nutritive necessarie all’organismo umano.
Prima ancora che la Natura decidesse cosa fare del nostro pianeta, era l’ALGA. Tre miliardi di anni fa, immerse in un’atmosfera di gas irrespirabili, alcune microsfere fotosintetiche, poco più che batteri, alghe appunto, iniziarono una lenta ma inesorabile opera di trasformazione. Il sottoprodotto della fotosintesi clorofilliana, l’ossigeno, occupava allora meno dell’1% dell’atmosfera.
Con quest’opera instancabile, che tuttora continua, le alghe hanno potuto lentamente trasformare i gas atmosferici producendo aria respirabile e ponendo così le basi per l’evoluzione delle forme di vita superiori.
Da allora anche le alghe si sono evolute e specializzate in oltre 20.000 specie oggi conosciute, che si distinguono secondo la pigmentazione: Cloroficee (alghe verdi), Feoficee (alghe brune), Rodoficee (alghe rosse), Cianoficee (alghe azzurre).
Con quest’opera instancabile, che tuttora continua, le alghe hanno potuto lentamente trasformare i gas atmosferici producendo aria respirabile e ponendo così le basi per l’evoluzione delle forme di vita superiori.
Da allora anche le alghe si sono evolute e specializzate in oltre 20.000 specie oggi conosciute, che si distinguono secondo la pigmentazione: Cloroficee (alghe verdi), Feoficee (alghe brune), Rodoficee (alghe rosse), Cianoficee (alghe azzurre).
Che le alghe si mangino in ogni angolo della terra è ormai risaputo, ma forse ancora pochi conoscono e riconoscono i sapori caratteristici e gli importantissimi valori nutrizionali che esse racchiudono. Sali minerali, oligoelementi, vitamine, aminoacidi, acidi grassi essenziali ….
Praticamente tutto quello che ci serve per star bene ad un bassissimo costo calorico ed un elevatissimo indice di digeribilità. Non solo sono commestibili per noi umani ma possono essere ancor più utili negli allevamenti e nelle colture a regime biologico, oltre che per i nostri animali domestici e le piante di casa.
C’è chi poi, semplicemente osservando le loro naturali caratteristiche, ha sperimentato con successo il loro utilizzo per la depurazione delle acque reflue. Le alghe, in simbiosi con i batteri, si nutrono dei nostri rifiuti organici, trasformandoli in biomassa ed ossigeno. Gia si producono petrolio e metano dalla biomassa algale, e ben presto, quando questo nuovo combustibile prenderà piede, con le alghe potremo produrre l’idrogeno in maniera pulita e sostenibile. Si intravedono ipotesi futuribili di sfruttamento su larga scala di una risorsa economica pulita e praticamente inesauribile. Già oggi, Compagnie multinazionali ne utilizzano alcuni elementi caratteristici (phycocolloidi) per le più svariate applicazioni, dall’industria chimica a quella alimentare.
L’industria farmaceutica e quella cosmetica trovano che parti più nobili delle alghe (vitamine, acidi grassi, etc.) siano specificamente indicate ai loro scopi. E l’uomo perpetua i suoi errori, smontando e rimontando la natura a proprio arbitrio con la presunzione di poterla migliorare, o semplicemente per colmare il vuoto di una vita troppo legata al suo valore materiale e quindi lontana dalla sua stessa essenza.
Le alghe, i nostri antenati geniali meritano quindi il rispetto che si deve ai patriarchi, che con la loro esperienza sono in grado di indirizzare i nostri passi verso la strada della consapevolezza, senza però volerne snaturare i principi, lasciando cioè il più possibile intatti gli equilibri naturali.
Per quanto riguarda la nostra salute possiamo trovare nelle alghe valide alleate per migliorarla.
Grazie al riequilibrio energetico indotto dall’assunzione regolare di piccole quantità di differenti qualità di alghe marine e microalghe, il nostro organismo può beneficiare di un considerevole apporto di “micronutrienti” proporzionalmente bilanciati ed equilibrati per far fronte a possibili carenze o sovraconsumi. La composizione biochimica della struttura algale è indice di quali possano essere gli imput positivi indotti dalla loro assunzione rispetto ai blocchi metabolici ed energetici che impediscono o limitano la funzionalità dei nostri organi . Lungi dall’essere medicine, le alghe sono però alimenti del tutto particolari, indicati principalmente per migliorare la funzionalità dell’apparato gastro-intestinale, per innalzare i livelli metabolici ed energetici, per favorire la circolazione dei fluidi organici, per depurare e disintossicare, per normalizzare la composizione ematica, per rallentare i processi degenerativi della senescenza.
Usate per l’alimentazione, per la cosmesi, in campo curativo, le alghe non hanno solo lo scopo di aiutarci a livello materiale, ma rappresentano il legame con una antica memoria inconscia, legata al mare nel quale la vita ebbe origine e dal quale possiamo attingere l’energia primordiale per ritornare alle origini, per avvicinarci all’assoluto.
Praticamente tutto quello che ci serve per star bene ad un bassissimo costo calorico ed un elevatissimo indice di digeribilità. Non solo sono commestibili per noi umani ma possono essere ancor più utili negli allevamenti e nelle colture a regime biologico, oltre che per i nostri animali domestici e le piante di casa.
C’è chi poi, semplicemente osservando le loro naturali caratteristiche, ha sperimentato con successo il loro utilizzo per la depurazione delle acque reflue. Le alghe, in simbiosi con i batteri, si nutrono dei nostri rifiuti organici, trasformandoli in biomassa ed ossigeno. Gia si producono petrolio e metano dalla biomassa algale, e ben presto, quando questo nuovo combustibile prenderà piede, con le alghe potremo produrre l’idrogeno in maniera pulita e sostenibile. Si intravedono ipotesi futuribili di sfruttamento su larga scala di una risorsa economica pulita e praticamente inesauribile. Già oggi, Compagnie multinazionali ne utilizzano alcuni elementi caratteristici (phycocolloidi) per le più svariate applicazioni, dall’industria chimica a quella alimentare.
L’industria farmaceutica e quella cosmetica trovano che parti più nobili delle alghe (vitamine, acidi grassi, etc.) siano specificamente indicate ai loro scopi. E l’uomo perpetua i suoi errori, smontando e rimontando la natura a proprio arbitrio con la presunzione di poterla migliorare, o semplicemente per colmare il vuoto di una vita troppo legata al suo valore materiale e quindi lontana dalla sua stessa essenza.
Le alghe, i nostri antenati geniali meritano quindi il rispetto che si deve ai patriarchi, che con la loro esperienza sono in grado di indirizzare i nostri passi verso la strada della consapevolezza, senza però volerne snaturare i principi, lasciando cioè il più possibile intatti gli equilibri naturali.
Per quanto riguarda la nostra salute possiamo trovare nelle alghe valide alleate per migliorarla.
Grazie al riequilibrio energetico indotto dall’assunzione regolare di piccole quantità di differenti qualità di alghe marine e microalghe, il nostro organismo può beneficiare di un considerevole apporto di “micronutrienti” proporzionalmente bilanciati ed equilibrati per far fronte a possibili carenze o sovraconsumi. La composizione biochimica della struttura algale è indice di quali possano essere gli imput positivi indotti dalla loro assunzione rispetto ai blocchi metabolici ed energetici che impediscono o limitano la funzionalità dei nostri organi . Lungi dall’essere medicine, le alghe sono però alimenti del tutto particolari, indicati principalmente per migliorare la funzionalità dell’apparato gastro-intestinale, per innalzare i livelli metabolici ed energetici, per favorire la circolazione dei fluidi organici, per depurare e disintossicare, per normalizzare la composizione ematica, per rallentare i processi degenerativi della senescenza.
Usate per l’alimentazione, per la cosmesi, in campo curativo, le alghe non hanno solo lo scopo di aiutarci a livello materiale, ma rappresentano il legame con una antica memoria inconscia, legata al mare nel quale la vita ebbe origine e dal quale possiamo attingere l’energia primordiale per ritornare alle origini, per avvicinarci all’assoluto.