Mi occupo di Nutrizione per patologie accertate, Lipedema, Policistosi Ovarica, Intolleranze Alimentari, Disbiosi, Dieta Chetogenica su misura. Ricevo a Messina e Catania. In queste pagine offro consigli nutrizionali, ricette per tutti coloro che si interessano di Dieta, Nutrizione e Salute. Sono disponibile a consulenze online. Questo blog è collegato alla pagina Facebook Camice&Mestoli ed Instagram Bionutrizionistacacciola
31 dicembre 2010
ALIMENTAZIONE, NUTRIZIONE, BENESSERE: CORSO SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI
ALIMENTAZIONE, NUTRIZIONE, BENESSERE: CORSO SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI: "Il corso sulle Intolleranze Alimentari sarà effettuato a Messina presso la sede di SHEDAS quando riceverà l'accreditamento dalla Commissione per gli ECM. A breve il programma dettagliato potrà essere consultato sul sito www.shedas.it oppure in questo blog"
28 dicembre 2010
Melatonina, in compresse a rilascio prolungato, per insonnia primaria in persone anziane
Daniela Crupi e Alessandra Russo. Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia. Università di Messina
Su NPS-RADAR (1) è stato pubblicato un articolo relativo alla sicurezza ed all’efficacia della melatonina in compresse a rilascio prolungato, una nuova formulazione che prova a simulare il rilascio fisiologico di melatonina, nel trattamento a breve termine (fino a 3 settimane) dell’insonnia primaria in soggetti ≥55 anni. Di seguito viene riportata una sintesi dell’articolo.
La melatonina è l'ormone che regola il ritmo circadiano ed il ciclo sonno-veglia. La concentrazione di melatonina endogena aumenta all’inizio della notte, il picco si ha verso le prime ore del mattino (2-4 am) e progressivamente diminuisce in risposta alla luce (2).
Dalla soia una buona notizia per gli uomini Previene il cancro alla prostata e la calvizie
Dalla soia una buona notizia per gli uomini
Previene il cancro alla prostata e la calvizie
(15-09-04)
La soia è un alimento sempre più diffuso anche in Italia, benché sia originario dell’Asia. È ricca di isoflavoni, che sono fitoestrogeni in grado di regolare la produzione ormonale. Da tempo è noto che la soia aiuti a prevenire diversi disturbi femminili e che sia in grado di alleviare i fastidi provocati dalla menopausa.
Ma la soia potrebbe rivelarsi un’ottima alleata anche per la salute degli uomini. Secondo uno studio americano, infatti, questa pianta può proteggere da due disturbi maschili, come il cancro alla prostata e la calvizie.
Previene il cancro alla prostata e la calvizie
(15-09-04)
La soia è un alimento sempre più diffuso anche in Italia, benché sia originario dell’Asia. È ricca di isoflavoni, che sono fitoestrogeni in grado di regolare la produzione ormonale. Da tempo è noto che la soia aiuti a prevenire diversi disturbi femminili e che sia in grado di alleviare i fastidi provocati dalla menopausa.
Ma la soia potrebbe rivelarsi un’ottima alleata anche per la salute degli uomini. Secondo uno studio americano, infatti, questa pianta può proteggere da due disturbi maschili, come il cancro alla prostata e la calvizie.
Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Per tutti i nutrizionisti che vogliono una formazione completa, annunciamo che sul sito "VegPyramid TV" è disponibile il nuovo video:
Presentazione Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Per vederlo:
21 dicembre 2010
Resveratrolo e sindrome metabolica: a tavola col vino rosso
Il vino rosso, grazie al suo elevato contenuto in resveratrolo, noto per il suo notevole potenziale antiossidante, è diventato famoso per i suoi effetti benefici nella protezione dall'aterosclerosi cardiovascolare. In una recente sperimentazione in vitro, il resveratrolo ha dimostrato un effetto sugli adipociti associato ad un'attività antinfiammatoria, due azioni determinanti nell'insorgenza e nel decorso della sindrome metabolica che consegue all'obesità.
La fama del resveratrolo è cominciata nel 1992 quando divenne uno dei protagonisti del cosiddetto "French Paradox", un'espressione coniata per l'occasione dai ricercatori dell'Università di Bordeaux, in Francia , che per primi evidenziarono gli effetti benefici del consumo di vino rosso sul rischio d'insorgenza delle cardiovasculopatie aterosclerotiche.
Anni dopo, il resveratrolo, riaccese la fantasia dei ricercatori quando un gruppo di americani di Harvard evidenziò che il resveratrolo era in grado di allungare la sopravvivenza dei lieviti (microrganismi unicellulari fermentativi che si riproducono per gemmazione appartenenti al regno dei funghi) che sono utilizzati nella vinificazione per la fermentazione del mosto.
La fama del resveratrolo è cominciata nel 1992 quando divenne uno dei protagonisti del cosiddetto "French Paradox", un'espressione coniata per l'occasione dai ricercatori dell'Università di Bordeaux, in Francia , che per primi evidenziarono gli effetti benefici del consumo di vino rosso sul rischio d'insorgenza delle cardiovasculopatie aterosclerotiche.
Anni dopo, il resveratrolo, riaccese la fantasia dei ricercatori quando un gruppo di americani di Harvard evidenziò che il resveratrolo era in grado di allungare la sopravvivenza dei lieviti (microrganismi unicellulari fermentativi che si riproducono per gemmazione appartenenti al regno dei funghi) che sono utilizzati nella vinificazione per la fermentazione del mosto.
Vino rosso e obesità
Di recente il resveratrolo ha dimostrato nuovi effetti in vitro come medium di colture di cellule adipose provenienti da espianti da soggetti obesi.
Omega-3: anche i vegani ce li hanno
Nonostante la dieta abituale dei vegani (vegetariani stretti) sia caratterizzata da un bassissimo consumo di EPA e DHA, notoriamente presenti in notevoli quantità nelle carni di pesce, i loro livelli circolanti nel sangue sono più o meno gli stessi se si confronta il sangue dei vegani con quello di chi abitualmente mangia pesce e carne.
Questi, nella sostanza i risultati forniti da un lavoro sperimentale condotto allo scopo di analizzare i consumi di acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 (PUFAs), e di correlare tali consumi con i livelli plasmatici di ALA, EPA, e DHA in soggetti carnivori e non carnivori vegetariani e vegani. Nella ricerca sono stati dapprima inclusi 14422 uomini e donne dai 39 e i 78 anni, tra i partecipanti allo studio EPIC – (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e successivamente selezionati 4902 soggetti nei quali erano stati misurati i livelli plasmatici dei PUFAs. E’ possibile dunque, spiegano gli autori, che vi sia un aumento dell’attività delle desaturasi nei vegetariani. Questi risultati sono meritevoli, secondo gli autori, di ulteriori conferme, in previsione di un’eventuale revisione delle RDA per chi segue una dieta priva di carni.
Questi, nella sostanza i risultati forniti da un lavoro sperimentale condotto allo scopo di analizzare i consumi di acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 (PUFAs), e di correlare tali consumi con i livelli plasmatici di ALA, EPA, e DHA in soggetti carnivori e non carnivori vegetariani e vegani. Nella ricerca sono stati dapprima inclusi 14422 uomini e donne dai 39 e i 78 anni, tra i partecipanti allo studio EPIC – (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e successivamente selezionati 4902 soggetti nei quali erano stati misurati i livelli plasmatici dei PUFAs. E’ possibile dunque, spiegano gli autori, che vi sia un aumento dell’attività delle desaturasi nei vegetariani. Questi risultati sono meritevoli, secondo gli autori, di ulteriori conferme, in previsione di un’eventuale revisione delle RDA per chi segue una dieta priva di carni.
Fonte: American Journal of Clinical Nutrition November 2010, Volume 92, Number 5, Pages 1040-1051, doi:10.3945/ajcn.2010.29457
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