28 dicembre 2010

Melatonina, in compresse a rilascio prolungato, per insonnia primaria in persone anziane

Daniela Crupi e Alessandra Russo. Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia. Università di Messina

Su NPS-RADAR (1) è stato pubblicato un articolo relativo alla sicurezza ed all’efficacia della melatonina in compresse a rilascio prolungato, una nuova formulazione che prova a simulare il rilascio fisiologico di melatonina, nel trattamento a breve termine (fino a 3 settimane) dell’insonnia primaria in soggetti ≥55 anni. Di seguito viene riportata una sintesi dell’articolo.
La melatonina è l'ormone che regola il ritmo circadiano ed il ciclo sonno-veglia. La concentrazione di melatonina endogena aumenta all’inizio della notte, il picco si ha verso le prime ore del mattino (2-4 am) e progressivamente diminuisce in risposta alla luce (2).

Con la formulazione in compresse a rilascio prolungato alcuni soggetti ottengono risultati clinicamente importanti in termini di qualità del sonno e attenzione di mattina in quanto sembra che, a differenza delle benzodiazepine o altri analoghi, la melatonina a rilascio prolungato non causi disturbi di attenzione durante il giorno, dipendenza, sindrome d’astinenza o insonnia rebound.
Il profilo di sicurezza della melatonina a rilascio prolungato nell’uso a breve termine (≤3 settimane) si dimostra favorevole nei soggetti di età ≥55 anni rispetto al placebo. Tuttavia, non sono ancora disponibili dati sufficienti sull'uso della melatonina a lungo termine.
L’incidenza totale di eventi avversi è risultata simili tra la melatonina a rilascio prolungato ed il placebo (37% vs 31%) (3). Gli eventi avversi più frequentemente riportati in entrambi i gruppi erano rappresentati da astenia, cefalea, infezioni respiratorie e mal di schiena (3,4).
Inoltre, rispetto al gruppo esposto a placebo, un numero minore di pazienti ha interrotto il trattamento con melatonina a causa dell’insorgenza di eventi avversi (1,3% vs 3,6%) (4).
Tuttavia, bisogna tenere presente i seguenti punti:
Sicurezza ed efficacia non sono state valutate in pazienti con patologie psichiatriche o neurologiche di grado severo o in trattamenti con psicofarmaci in atto o nei 3 mesi precedenti (2 settimane per i farmaci ipnotici) (4-6).
  • L'uso della melatonina è da evitare in soggetti con alterazioni epatiche, poiché non ci sono dati clinici che riguardano questi pazienti.
  • Il suo impiego è sconsigliato anche in associazione ad alcuni farmaci, in quanto questi potrebbero interferire con la farmacocinetica della melatonina. Ad esempio, la fluvoxamina aumenta le concentrazioni di melatonina per inibizione del CYP1A2 e 2C19.
  • È opportuno non utilizzare la melatonina con benzodiazepine o farmaci ipnotici correlati: questi aumentano il rischio di eventi avversi cognitivi e psicomotori e non ci sono dati sull’efficacia di questa combinazione (4).
  • Bisogna evitare l’uso concomitante con alcool poiché questo può influenzare le proprietà della melatonina a rilascio prolungato.
Bibliografia
  1. National Prescribing Service (NPS) – Rational Assessment of Drugs and Research (RADAR) May 2010 (http://www.nps.org.au/__data/assets/pdf_file/0009/87867/OKA7754_NPS_RADAR_Melatonin_V3.pdf)
  2. Wade A, Downie S. Prolonged-release melatonin for the treatment of insomnia in patients over 55 years. Expert Opin Investing Drugs 2008; 17: 1567-72.
  3. European Medicines Agency (EMEA). Assessment Report for Circadin. Procedure No.EMEA/H/C/695. 2007. http://www.ema.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/circadin/H-695-en6.pdf.
  4. Australian Government Department of Health and Ageing Therapeutic Goods Administration. Australian Public Assessment Report for Melatonin. Submission No: PM-2008-2125.1. 2009 http://www.tga.gov.au/pmeds/auspar/auspar-circadin.pdf.
  5. Lemoine P, et al. Prolonged-release melatonin improves sleep quality and morning alertness in insomnia patients aged 55 years and older and has no withdrawal effects. J Sleep Res 2007; 16: 372-80.
  6. Wade AG, et al. Efficacy of prolonged release melatonin in insomnia patients aged 55-80 years: quality of sleep and next-day alertness outcomes. Curr Med Res Opin 2007; 23: 2597-605.