03 dicembre 2010

CORSO "GRAVIDANZA SERENA"

ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE

ENDOMETRIOSI E OMEGA3

L'ultimo caso in ordine di tempo riguarda l'endometriosi e la relazione esistente tra alimentazione e insorgenza di questa patologia.
Ne soffrono, solo in Italia, circa 3 milioni di donne. Si tratta di una patologia complessa e ad andamento cronico, caratterizzata da presenza anomala di tessuto all'interno dell'utero (può interessare i distretti più prossimi all'utero: ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino) che può condurre a infertilità. Ad oggi non si è giunti ad individuare una cura definitiva, ma è certamente possibile agire in termini di prevenzione. 

Gli studiosi della Harvard Medical School di Boston hanno pubblicato i risultati del proprio studio sulle pagine di Human Reproduction. 


La ricerca ha coinvolto 70.000 donne osservate nell'arco di 12 anni durante i quali i ricercatori, guidati da Stacey Missmer, hanno esaminato il collegamento tra la dieta abituale delle donne e l’incidenza dell’endometriosi.

I risultati hanno evidenziato che per le donne che assumevano la più elevata quantità di acidi grassi omega-3, il rischio di endometriosi si riduceva del 22% rispetto alle altre donne.
Non solo, lo studio ha anche osservato come un eccessivo consumo di grassi trans (comunemente definiti “grassi cattivi”) contribuisse ad aumentare del 48% il rischio di endometriosi.
I ricercatori della HMS non sono al momento in grado di determinare l’esatta correlazione tra i due fattori, ma nel frattempo si mostrano soddisfatti per i risultati ottenuti (anche se la correlazione tra omega3 ed riduzione dell'endometriosi è da tempo nota e in particolare attribuibile alla relazione tra acidi grassi omega 3 e metabolismo delle prostaglandine PGE1).


ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE

Una dieta equilibrata a base di alimenti integrali e biologici ricca di acidi grassi omega-3 favorisce la prevenzione dell’endometriosi.

Sottolineo integrali e biologici per il semplice fatto che i cibi raffinati sono depauperati delle loro poprietà nutritive e che i cibi non biologici sono poveri a livello nutrizionale e carichi di residui di pesticidi e diserbanti chimici.

Omega 3: un aumentato consumo di acidi grassi omega 3 promuove la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi. Si consiglia un incremento di consumo nella dieta di: olio extravergine di oliva e oli vegetali (lino e canapa i più ricchi in Omega3) usati a crudo, noci e semi oleosi (lino, girasole, canapa, noci, zucca), pesce azzurro pescato. 

Ricchi in omega 3 anche gli olii di pesce che personalmente  continuo a sconsigliare per la presenza dei residui chimici usati per l'estrazione e per il crescente inquinamento in metalli pesanti specialmente nei pesci grassi da cui questi acidi grassi vengono estratti.

Le fibre: è noto che un aumentato consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino. 


L’aumentato consumo di fibre determina una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti. 


Pertanto è opportuno mettere alla base dell'alimentazione il consumo di: cereali integrali (riso, orzo, farro ecc..), frutta e verdura, legumi.


Tra le verdure in particolare quelle ricche di flavoni (pigmenti gialli, dalla tossicità quasi nulla che costituiscono la vitamina P, attiva nel regolarizzare le contrazioni e la frequenza cardiaca, la vasodilatazione delle coronirie, la pressione arteriosa, le funzioni intestinali e dell'utero, la secrezione biliare, il ricambio del calcio) quali sedano, prezzemolo e timo da consumare freschi e crudi.
Sono particolarmente indicate le verdure appartenenti alla famiglia delle Crocifere (broccoli, cavolfiori, crauti, cavoletti di bruxelles), grazie al contenuto in  indolo-3-carpinolo, naturale regolatore del metabolismo degli estrogeni e agente antitumorale.

Latte e derivati: tali prodotti possono contribuire alla stimolazione della produzione di prostaglandine PGE2 e PGF2A, responsabili di alcuni processi infiammatori. Si consiglia pertanto una assunzione estremamente ridotta di tali cibi.

Carni e grassi di origine animale: stesso discorso fatto per i latticini in quanto anche il consumo di carni (specialmente carni rosse e insaccati) e pesci da allevamento promuove la produzione di PGF2A. Inoltre se industriali tali cibi possono contenere dosi elevate di inquinanti ambientali, in particolare la presenza di diossine nelle carni non biologiche da allevamento intensivo è dimostrato assumere un ruolo determinante nell'insorgenza dell'endometriosi.

Caffè e fumo: Tra le sostanze eccitanti di uso comune andrebbero evitate quelle contenute in caffè e fumo. In particolare caffeina e nicotina, tra i numerosi effetti acuti sul sistema endocrino, stimolano il rilascio di cortisolo e adrenalina: questo meccanismo ripetuto continuamente con l'assunzione di dosi quotidiane delle sostanze eleva il livello di stress psicofisico con tutto quello che ne consegue in generale e in particolare su patologie ad andamento cronico come l'endometriosi.

Altri alimenti da ridurre : 


- alcool, 
- cioccolato, 
- grassi saturi, 
- burro e margarina, 
- bevande ad alto contenuto di zucchero
- carboidrati raffinati (pane e pasta bianca, merendine confezionate, prodotti da forno non integrali in genere). 



Da evitare: tutti i prodotti a base di soia per il loro contenuto di fitoestrogeni.

Stile di vita: periodi di stress prolungato portano a uno squilibrio dei livelli di cortisolo al quale si accompagna l'abbassamento dei livelli di progesterone, condizione questa può favorire l'insorgenza dell'endometriosi. 

02 dicembre 2010

tavola rotonda dal tema NUTRIZIONE E SPORT presso l'Università di Camerino

tavola rotonda ad ingresso gratuito.
NUTRIZIONE E SPORT: DALLA VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA ALLA PREPARAZIONE ATLETICA

L'Organizzazione Mondiale della Salute ribadisce il suo "riconoscimento" all'OSTEOPATIA e indica i paramentri di formazione. da tuttosteopatia.it

L'OMS ‐ Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l'Osteopatia. Il 9 novembre 2010 hapubblicato, dopo diversi anni di lavoro, i parametri di riferimento per la formazione inOsteopatia. Si tratta di 28 pagine (comprese prefazione e riferimenti), in cui si trovano iprincipi fondamentali, i problemi di formazione e di sicurezza affrontati in tema di osteopatia.Il documento, pubblicato in lingua inglese “sarà presto tradotto in italiano dal CSdO in accordocon Regione Lombardia assicura Alfonso Mandara, vice presidente del Consiglio Superiore diOsteopatia e divulgato integralmente”......Questo èsenz'altro un grande passo in avanti affichè il Ministero della Salute italiano possa adottareprovvedimenti legislativi volti a riconoscere l'Osteopatia anche in Italia come in molte Nazionieuropee e non solo. Partendo dai principi base dell’Osteopatia, questa importantepubblicazione ne descrive la storia e la filosofia, apportando delucidazioni in merito a cinquemodelli principali del rapporto tra struttura e funzione: biomeccanico;respiratorio/circolatorio; neurologico; biopsicosociale e bioenergetico.Questi invece i parametri di riferimento per la formazione in Osteopatia:Fissate a 4.200 le ore di studio necessarie per conseguire il diploma in Osteopatia a tempopieno, con 1000 ore di pratica clinica. La scuola full‐time, di 4 anni, è riservata a quanti nonabbiano acquisito conoscenze preliminari nel campo della salute, ma che abbiano conseguitoil diploma di scuola superiore. Essenziale è il tirocinio clinico in una struttura osteopaticaappropriata dove può essere richiesto allo studente la compilazione di una tesi o di unprogetto.La seconda tipologia formativa descritta nel documento (part‐time) è riservata aglialtri professionisti nel campo della salute, che vogliano diventare professionisti qualificati inosteopatia. Questa prevede l’espletamento dello stesso programma di studio, con gli stessicontenuti che tuttavia si legge nel documento insieme alla durata del corso, possono esseremodificati a seconda delle precedenti esperienze e della formazione dei singoli richiedenti. Ilprogramma relativo dipenderà molto dalla formazione preliminare e dalle esperienze clinichedei singoli studenti. Il programma ha una durata di 1.000 ore per essere adeguate in funzionedelle competenze individuali. I Parametri di riferimento per la formazione in Osteopatiasanciti dall’OMS definiscono inoltre nello specifico il piano di studi annuale, compresa laspecifica di ore per ogni materia.L'ultima sezione del documento è dedicata al capitolo sulle “questioni di sicurezza”, fornendodelucidazioni sui parametri di riferimento per comprendere le controindicazioni deltrattamento osteopatico in specifiche condizioni. “Questa relazione – scrive sul sito dell’EFO ‐European Federation of Osteopaths il direttore Armand Gersanois DO sarà senza dubbioutile agli Stati dove l'osteopatia non è ancora regolamentata e in cui il titolo Eur Ost DO,potrebbe diventare il segno distintivo della ricognizione professionale”. Come nel caso italiano.

INTERVISTE A CHI CE L'HA FATTA da Voglio vivere così

SANDRO GIACOPUZZI. VITICOLTORE 27/2/2010  
Sandro mi accoglie nella sua enoteca in centro città. Si capisce subito che è una persona generosa perché sul bancone ci sono molte tartine, fresche, disposte con cura, abbondantemente farcite. Gli occhi calmi e stanchi ma di una stanchezza serena, appagata. Riesce a fare molte cose insieme senza mai inciampare in un movimento agitato, sta al suo posto con orgoglio, conosce il ritmo della vita. Questo è il dono che ha ricevuto dal suo lavoro: è un viticoltore, lavora nell'azienda di famiglia insieme ai suoi due fratelli da quando il padre, dopo un periodo di malattia, ha deciso di abbandonare l'impresa edile che dirigeva per dedicarsi alle sue vigne. Quell'anno in cui la vita del padre è cambiata la vita dell'intera famiglia ha subito uno scossone. Sandro tornava da scuola, aveva sedici anni, posava la cartella e si dedicava alla terra fino a tarda sera, insieme al padre.
Professione viticoltore Sandro Giacopuzzi
Sorride al pensiero di come sia divenuta una moda, da qualche tempo, ritirarsi in campagna, per reagire alla povertà della vita in ufficio. Ci si compra un rustico, si vive in simbiosi con la natura, condizionati dal sole e dalla pioggia, di nuovo in silenzio, con l'attenzione agli odori.
La sua azienda vinicola si trova a Castelnuovo del Garda, ospitata in una vecchia corte di fine Ottocento, Corte Sant'Arcadio. La scelta, fin da subito, è stata di privilegiare la qualità e quindi di mantenere il più possibile inalterata la genuinità del vino. Una strada più impegnativa ma l'unica che, alla lunga, possa dare soddisfazione. Da sempre la cura dei vigneti è ecologica, per difendere le piante vengono utilizzate sostanze che siano il meno nocive possibile. Si cerca di sfruttare al massimo l'aiuto della natura, se la quantità eccede, si diradano i grappoli, praticando sapienti potature al fine di consentire al sole di raggiungerli e di maturarli al meglio. La raccolta è fatta rigorosamente a mano e portata alla cantina in cassette, per ridurre il rischio di ossidazione. Il mostofiore viene ottenuto con bassissime rese, cioè non viene schiacciato all'inverosimile ma quel tanto che basta per ricavarne il prodotto migliore.
Corte Sant'Arcadio Verona
La fretta il più delle volte costringe a scorciatoie che tagliano a metà il naturale percorso delle cose, ecco perché invece di eccedere con le sostanze chimiche, Sandro preferisce fare piccoli imbottigliamenti mensili in modo che il vino possa essere il più fresco possibile e conservato nel migliore dei modi.
Non c'è mai un giorno canonico di festa, se c'è siccità l'acqua va data anche di domenica. Però si vive all'aperto, si sente l'aria in faccia e il caldo pizzicare la pelle. La pioggia ti bagna, la terra si prende in mano, si legge. Quante parole risparmiate, invece i sensi di nuovo utili. Sandro ha due bambini e due lavori. La mattina in enoteca e il pomeriggio in campagna. Il lavoro e la vita procedono insieme, i suoi figli sono stati abituati fin da piccoli a raccogliere le uova nel pollaio e a vedere mungere le mucche. Non si oppone a questo ritmo nessun manuale di pedagogia spicciola sui padri che lavorano troppo, nessun consiglio su come stimolare la separazione e l'individuazione dei figli. La vita accade come quando fuori piove, con un andamento necessario, pacificante.
Sandro Giacopuzzi 
A cura di Sara Gamberini

1960-2010. Buon Compleanno Extra Vergine. Tributo Al Re Dei Grassi

Dov'è? Milano (MI)
Per info http://www.olioofficina.it/
Telefono 02.89516688
email info@luigicaricato.net oppure a redazione@teatronaturale.it
Sito Internet http://www.olioofficina.it/2010/11/buon-compleanno-extra-vergine-il-programma-della-giornata-evento/
Cosa succede? Il 2 dicembre a Milano non perdete l'evento dedicato ai cinquant'anni dell'olio extra vergine di oliva. Era il 13 novembre del 1960 quando la legge 1407 ha ufficialmente introdotto la denominazione commerciale “olio extra vergine di oliva”, ad oggi ancora in vigore in ogni angolo del mondo. Per celebrare la nascita del re dei grassi, Luigi Coricato ha ideato una giornata ricca di appuntamenti dalle 10 della mattina al The Westin Palace, sala Sforzesca Piazza della Repubblica, 20. Protagonista è l'olio di oliva extra vergine, di cui si parlerà sotto il profilo economico, politico, storico e ovviamente gastronomico. Si prega di confermare la presenza scrivendo a redazione@teatronaturale.it.
Il giorno da non perdere è: Il 2 dicembre

Se All'acqua Del Rubinetto Preferisci La Minerale... Almeno bevi quella dei paesi tuoi! di Monica Valeri.

da " il giornale del cibo"