24 aprile 2014

Il Centro Olistico KOS nasce dall’incontro di alcuni medici ed operatori della salute e dal loro desiderio di realizzare un polo culturale sul benessere psicofisico che possa coinvolgere tutti i livelli sia fisici che psichici quanto quelli spirituali e promuova uno stile di vita sano ed equilibrato.

Il Centro Olistico KOS sviluppa altresì iniziative di carattere medico, sociale, culturale, formativo, sportivo e riabilitativo. Promuove quindi la conservazione ed il recupero della salute, del benessere ed il miglioramento della qualità di vita mediante pratiche e tecniche naturali di ogni genere per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere globale della persona.

Via Alcide De Gasperi 187 Catania - tel 095-388828

Cosa facciamo:


Medicina Integrata • Omeopatia • Nutrizione • Diabetologia e Endocrinologia • Valutazione Globale dello Stress Ossidativo - Fisioterapia e riabilitazione • Osteopatia ed Agopuntura - Test ALCAT • Test Genetici per Lattosio, Celiachia, Obesità, Test Cardiovascolare, Diabete Mellito, Farmacogenetica, Gene & Diet, Metabolismo dei Lipidi, Osteoporosi, Paradontite, Stress Ossidativo, Skin Test Palingenesi, Derma test, Flogo Test,


Formazione per medici, biologi ed operatori della salute

12 marzo 2014

“Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica” Seminario organizzato da Associazione FARIDEA



La Segreteria Organizzativa dell’Associazione FARIDEA è disponibile 
per tutte le richieste di informazioni inerenti al Seminario, 
la  responsabile della segreteria è:
dott.ssa Valentina Ronsisvalle
Cell.  3429557135
Preferibilmente lunedì e venerdì  ore 10-12 e mercoledì ore 16-18




L’iscrizione potrà essere fatta solo online dal sito del Provider:
www.paroleimmagini.it

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04 marzo 2014

“Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica” Seminario organizzato da Associazione FARIDEA Sabato 12 Aprile 2014 Sala Convegni Suore Domenicane Via San Nullo Catania

Sabato 12 Aprile 2014

Sala Convegni Suore Domenicane
Via San Nullo
Catania

Responsabile Scientifico: Dr.ssa Maria Stella Cacciola

Programma e Relatori:

Ore 8.30/9.00: Registrazione dei Partecipanti

Ore 9.00/10.30: L’Asse Intestino-Cervello: il ruolo nell’infiammazione da cibo.
Dr Alfio Trovato: Specialista in endocrinologia ed Esperto PNEI

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 Ore 10.30/12.00: Intolleranze Alimentari: Un approccio teorico e pratico per fare chiarezza.
Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in Nutrizione.

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Ore 12.00/13.00:  Cibo e Infiammazione: Strategia Nutrizionale per il mantenimento
dei risultati ottenuti.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in Nutrizione Università di Pavia.

Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in Nutrizione.



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Ore 13.00/14.30: Break


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Ore 14.30/16.00: Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica e Nutrigenomica: Quali test e cosa aspettarci oggi dalla diagnostica? Quali strumenti sono oggi fondamentali per un Nutrizionista?
Dr.ssa Maria Stella Cacciola: Biologa Nutrizionista Esperta in Intolleranze Alimentari.


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Ore 16.00/17.00: Dalla Disbiosi all’Eubiosi: un aiuto importante arriva dall’idrocolonterapia,
dalla terapia prebiotica e probiotica.
Dr Angelo Stimolo - Specialista in Idrologia Medica esperto in Idrocolonterapia


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Ore 17.00/18.00: Nutrigenetica e Nutrigenomica: Approccio Nutrizionale Integrato.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in Nutrizione Università di Pavia.


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Ore 18.00/18.30: Discussione



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Ore 18.30/19.00 : Compilazione e consegna questionari ECM



Segreteria Organizzativa

Associazione FARIDEA
Via Simeto 35
95030, Gravina di Catania (CT)
Cod. fiscale: 05030100878


La Segreteria Organizzativa dell’Associazione FARIDEA è 

disponibile per tutte le richieste di informazioni inerenti al 

Seminario, la  responsabile della segreteria è:

dott.ssa Valentina Ronsisvalle

Cell.  3429557135

Preferibilmente lunedì e venerdì  ore 10-12 e mercoledì ore 16-18



18 febbraio 2014

Ma le intolleranze alimentari, esistono o no?

dal blog di Tiziana  Colombo - Nonna Paperina

http://www.nonnapaperina.it/2014/02/ma-le-intolleranze-alimentari-esistono-o-no/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+LaFattoriaDiNonnaPaperina+%28La+Fattoria+di+Nonna+Paperina%29&utm_content=FaceBook

Tempo di preparazione: 

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Noi intolleranti ce lo sentiamo dire di continuo: “Le intolleranze alimentari non esistono”. E sono medici a parlare, non l’edicolante sotto casa (con tutto il rispetto per la categoria!). Eppure noi beviamo un bicchiere di latte, mangiamo una frittata e ci sentiamo male. E molti (altri) medici ci assicurano che si tratta di intolleranze alimentari, teoria che sembrerebbe confermata dalla crescente quantità di test che vediamo eseguire in moltissime farmacie accreditate, ma anche in laboratori e ospedali specializzati. Ma se non esistono, allora, di che parliamo? Chi ha ragione e chi torto?

Il dilemma mi è stato chiarito in maniera molto netta e comprensibile da uno dei maggiori esperti in materia del nostro Paese, il ricercatore (e medico) Marco Silano dell’Istituto Superiore di Sanità, che ho avuto il piacere di intervistare nel dicembre del 2008 mentre pensavo a cosa scrivere nella prefazione del nostro libro “100 ricette senza latte e derivati, uova e soia”…
Silano mi ha spiegato chiaramente che le intolleranze (al contrario delle allergie) non sono dimostrabili dal metodo scientifico (eccetto quelle al glutine e al lattosio), perché il più delle volte si tratta di fenomeni temporanei, pertanto non compatibili con il metodo scientifico (quello di Galileo, per intenderci) che basa la sua attendibilità sulla ripetibilità degli esperimenti. Questo significa che oggi potrei risultare fortemente intollerante ad un alimento e magari tra un mese o anche una settimana no, perché il mio corpo, se non l’ho mangiato, non è più intossicato o perché ha migliori risorse per reagire (io per esempio in gravidanza non avevo alcun problema con il latte, che invece normalmente mi devasta!). Questo, per il sistema scientifico, significa “esperimento fallito”, “fatto non provato”. Il dott. Silano, però, è stato molto chiaro nel dire che questo non significa che le intolleranze non esistano! Significa solo che non sono “scientificamente” dimostrabili perché, appunto, non sono ripetibili. Per usare un esempio, il fatto che ieri sia stata triste e oggi non lo sia, non significa che la tristezza non esista, e neanche che ieri ero allegra e felice!
Insomma, anche in questo caso il problema è sempre il solito: c’è qualcuno (anche plurilaureato) che si ostina a sostenere che ciò che non è “scientificamente dimostrabile”, non esiste. Credo che su questo pianeta non basterebbe un mese per elencare i milioni di evidenti e innegabili fenomeni che il metodo di Galilei non ha ancora dimostrato e che forse non riuscirà mai a dimostrare. Ma la scienza (quella vera) è umile, e i ricercatori (quelli veri), come Silano, lo dicono chiaro: “Il fenomeno esiste”.
Alla fine, quindi, è’ solo una questione di approccio e di metodo di studio… Credo che basterebbe solo essere un po’ più aperti, meno timorosi e meno netti, e le cose (forse) funzionerebbero meglio.
Questo bell’articolo è stato scritto da Chiara Petrella che ha preso spunto da un fatto che mi è capitato ieri a un’evento dove ha partecipato la dr.ssa Chiara Manzi. Questa dottoressa quando mi sono permessa, a seguito di una domanda fatta dal pubblico, di sottolineare una sua risposta secondo me errata. Infatti si è girata e mi ha risposto “le intolleranze non esistono” …
Mi sono arrabbiata e non ho risposto per educazione nei suoi confronti ma ho subito confidato il problema al Prof. Di Fede che ovviamente sostiene che le intolleranze purtroppo esistono……

02 febbraio 2014

Acido lipoico e malattia di Hirata



L'acido lipoico (La) è un integratore alimentare ampiamente utilizzato, talvolta usato anche come trattamento adiuvante nei casi di neuropatia diabetica e non. In un recente lavoro (Gullo et al., 2013) ricercatori dell'università di Catania hanno pubblicato alcuni casi di Malattia di Hirata (Insulin autoimmune syndrome, Ias), una rara causa di ipoglicemia spontanea, caratterizzata da livelli di insulina estremamente elevati nel siero e alti titoli di autoanticorpi contro l'insulina endogena, nonostante nessuna precedente esposizione a insulina esogena. Negli individui giapponesi Ias è associata all'antigene leucocitario umano (HLA) HLA- DRB1 * 04:06, e spe sso si verifica in seguito all'esposizione a composti sulfidrilici. Segnalazioni di ipoglicemia e altre reazioni avverse in soggetti che assumevano acido lipoico sono pure giunte al sistema nazionale di fitovigilanza dell'Iss. Ebbene, Gullo e coll. hanno descritto il caso di 6 pazienti che assumevano acido lipoico e che hanno manifestato una Ias: tre femmine e tre maschi, (età media 63 anni) hanno presentato episodi di ipoglicemia. Nessun paziente era stato trattato con insulina o ipoglicemizzanti orali, né aveva un insulinoma. I sintomi apparvero 30 e 120 giorni dopo l'assunzione di acido lipoico (600 mg/die). L'interruzione dell'assunzione ha comportato una riduzione degli episodi di ipoglicemia. Tutti i pazienti sono stati trattati con orale o iv di glucosio e prednisone (125-25 mg/die). Analisi HLA ha rivelato l'allele HLA - DRB1 * 04:03 in cinque pazienti, mentre l'allele HLADRB1 * 04:06 era presente in un paziente. Gli Autori concludono che la presenza di questo a llele HLA- DRB1 * 04:03 sia alla base di una suscettibilità genetica allo Ias in pazienti caucasici. E la maggiore presenza dell'allele HLA- DRB1 * 04:03 nelle nostre popolazioni, combinata con l'uso crescente di medicinali o integratori contenti zolfo, tra i quali l'acido lipoico, può causare eventi gravi, ma reversibili, ipoglicemia in individui geneticamente predisposti, anche al di fuori del Giappone. Importante è mantenere vigile l'attenzione e, anche solo nel sospetto, segnalare.

Gullo D. et al. Insulin autoimmune syndrome (Hirata Disease) in European Caucasians taking a-lipoic acid. Clinical Endocrinology (2013) doi: 10.1111/cen.12334.

Fabio Firenzuoli
Centro per la Medicina Integrativa
Centro di riferimento per la Fitoterapia
AOU Careggi - Università di Firenze