Mi occupo di Nutrizione per patologie accertate, Lipedema, Policistosi Ovarica, Intolleranze Alimentari, Disbiosi, Dieta Chetogenica su misura. Ricevo a Messina e Catania. In queste pagine offro consigli nutrizionali, ricette per tutti coloro che si interessano di Dieta, Nutrizione e Salute. Sono disponibile a consulenze online. Questo blog è collegato alla pagina Facebook Camice&Mestoli ed Instagram Bionutrizionistacacciola
30 gennaio 2014
10 gennaio 2014
INTOLLERANZE ALIMENTARI E TEST ALCAT
A Palermo workshop “Intolleranze Alimentari e Alcat Test”
Sabato 18 gennaio 2014 – ore 10
presso Studio Progetto Med.I.Co – via Valdemone, 14 – Palermo
Si terrà il workshop “Intolleranze Alimentari e Alcat Test”,
organizzato dall’Associazione FARIDEA
con il contributo di ALCAT test Italia.
Prossimamente sarà organizzato anche a Catania
|
L’evento sarà interamente dedicato alle intolleranze alimentari, problematica in continuo aumento, responsabile di numerosi disturbi, che non sempre vengono collegati a questo problema.
È importante che la valutazione di un’intolleranza, sia effettuata in modo corretto. Ecco perché durante il workshop verrà approfondito il metodo ALCAT Test, l’unico test approvato dall’FDA, per l’identificazione e la corretta impostazione di un piano nutrizionale personalizzato che guidi ogni persona verso il recupero della tolleranza immunologica e la ripresa di un’alimentazione libera.
Grazie a uno schema alimentare corretto, impostato da un nutrizionista esperto, privo degli alimenti riscontrati positivi al test, successivamente reintrodotti in maniera graduale e controllata è, infatti, possibile ridurre l’infiammazione e ottenere un miglioramento dei sintomi.
L’Associazione “FARIDEA” nasce dall’esigenza di realizzare un centro di cultura sul benessere psicofisico e l’equilibrio a tutti i livelli sia fisici che psichici e spirituali e promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato.
Per prenotazioni potete contattare la Dott.ssa Cacciola Maria Stella:
Tel: 333 9959391
mail: faridea@libero.it
mail: faridea@libero.it
31 dicembre 2013
26 dicembre 2013
L’olio essenziale di Curcuma. Un tesoro dal...
Dal Nepal, un prezioso aiuto utilizzato da millenni.
Nome comune: Curcuma
Nome botanico: Curcuma longa
Famiglia: Zingiberaceae
Metodo di estrazione: Distillazione completa in
corrente di vapore
Parte della pianta distillata: Rizomi
Paese d'origine: Nepal - India
Qualità: Olio essenziale Botanicamente e Biochimicamente
Definito puro al 100% (senza altri oli essenziali), naturale al 100% (non
denaturato con molecole di sintesi), integro al 100% (nessun aggiunta
e nessuna rimozione)
Breve descrizione
La curcuma è una pianta appartenente alla stessa famiglia
dello zenzero. Utilizzata da millenni come spezia in cucina, nella
preparazione di medicine, nella cosmesi e come colorante. Viene utilizzata
nella medicina tradizionale come: tonico e purificatore del sangue, patologie
dell'orecchio, trattamento delle malattie della pelle, herpes zoster,
varicella, infezioni, dolori muscolo-scheletrici. L'olio essenziale è noto per
le sue proprietà digestive, anti-batteriche, anti-parassitarie, antiossidanti,
antinfiammatorie e analgesiche
Caratteristiche organolettiche
Aspetto: liquido mediamente mobile
Colore: giallo intenso
Odore: speziato, legnoso, fresco
Densità : 0922-0935
Flash point (temperatura alla quale il prodotto è
infiammabile) : >60 ° C
Condizioni di stoccaggio : mantenere ad una
temperatura compresa tra 5 ° C e 40 ° C.
Composizione
Principali componenti biochimici
Monoterpeni: alfa-fellandrene, paracimene, limonene,
alfa-pinene, terpinolene, mircene, gammaterpinene, beta-fellandrene.
Chetoni: Ar-tumerone (30-35,00%), beta-tumérone
(20-25,00%), alfa-tumerone (15-20%)
Sesquiterpeni : beta-sesquiphellandrene,
Ar-curcumene, zingibirene, beta-bisabolene,
beta-cariofillene, alfa-humulene
Chetoni-Sesquiterpenici: (E)-alfa-atlantone
Ossidi: 1,8-cineolo
Proprietà
1. Digestivo e Antifermentativo
Facilita la digestione e stimola la secrezione della bile.
Promuove l'espulsione dei gas intestinali , riducendo al
contempo la loro produzione.
Migliora la produzione di enzimi e favorisce la digestione
di cibi elaborati e con alto contenuto di grassi.
L'olio essenziale di Curcuma ha dimostrato di aumentare la
secrezione di sali biliari, di colesterolo e di bilirubina, oltre ad
aumentare la solubilità della bile stessa.
2. Eubiotico intestinale
Evita fenomeni di fermentazione e putrefazione intestinale,
migliorando la flora batterica e riducendo tutte le componenti di scarto.
Favorisce una corretta funzionalità intestinale.
3. Antimicotico
Attivo contro i Trichophytons, un genere di funghi parassita
degli animali e dell'uomo, responsabili di
dermatomicosi quali la tigna, il piede d'atleta ed altre
infezioni.
4. Vermifugo
Attivo contro i vermi intestinali (ascaridi, ossiuri).
5. Antibatterico
Olio essenziale di Curcuma ha un'attività inibitoria sui
gram+ compresi Staphylococcus aureus e Listeria monocytogenes.
L'olio essenziale è utile nella lotta contro Staphylococcus
aureus resistente alla meticillina (comune nelle infezioni nosocomiali)
6.
Antivirale
Herpes
simplex. Herpes zoster. Verruche
7. Antiossidante
Turmeroni contenuti nell'olio essenziale di Curcuma inducono
una reazione di difesa dell'organismo contro lo stress ossidativo
responsabile di numerose patologie. I turmeroni fanno parte del gruppo
degli antiossidanti non-enzimatici, e i loro effetti sono superiori a
quelli delle vitamine A, E, C.
8. Antinfiammatorio
L'olio essenziale è un potente antinfiammatorio naturale
senza gli effetti collaterali dei farmaci di sintesi.
Consigliata per ridurre l'infiammazione e il dolore in caso
di artrite, osteoartrite, artrosi in fase acuta, artrite reumatoide,
dolori muscolari, sindrome del tunnel carpale, dito a scatto, tendinite,
sciatica, lombalgia.
9. Detox
La curcuma è un valido disintossicante dell'organismo, in
particolare del fegato e dell'intestino. Accelera l'eliminazione delle
tossine metaboliche.
10. Prevenzione tumori
Dove il consumo di curcuma è alto, l'incidenza dei tumori è
molto bassa. La ricerca sta indagando i possibili effetti preventivi nei
confronti di tumori della bocca, esofago, stomaco, prostata, pelle,
fegato, reni.
Il National Cancer Institute (U.S.A.) riporta la curcuma
quale sostanza preventiva nel cancro intestinale, grazie alla sua capacità
di neutralizzare le sostanze tossiche presenti nei cibi.
11. Protezione Epatica
Efficace epatoprotettore. Ha la proprietà di aumentare la
produzione di bile ed acidi biliari.
Un uso regolare previene la formazione di calcoli di
colesterolo.
12. Sistema immunitario
L'olio essenziale di Curcuma modula la risposta biologica
attivando il sistema immunitario.
13. Azione Anti-ulcera
Svolge un'azione protettiva nei confronti di ulcera gastrica
e duodenale o peptica derivata Spesso causata dal batterio Helycobacter
pylori (presente nel 90% delle ulcere duodenali e nelle gastrite). Efficace
anche nella prevenzione delle ulcere causate dall'assunzione di farmaci
anti-infiammatori.
Protegge la mucosa e ne rafforza l'integrità strutturale.
14. Anticellulite
La curcuma possiede ben documentate azioni lipolitiche,
diuretiche e antinfiammatorie, utili per il trattamento degli accumuli
della cellulite.
15. Astenia
Agisce come tonico e rivitalizzante, indicata nei momenti di
stress e surmenage.
Indicazioni in Aroma - Cosmesi
Pelle matura, spenta, asfittica. Macchie. Rilassamento
cutaneo, comparsa di rughe, solchi e indurimenti.
Rivitalizzante per la pelle stanca.
Sebo-regolatore per il cuoio capelluto, indicato in caso di
forfora e capelli grassi. Buona azione rivitalizzante in caso di capelli
fragili, deboli. Rallenta la caduta da stress e promuove la ricrescita.
Proprietà Psicologiche della fragranza
Dona energia, capacità di resistenza e forza. Efficace
antistress, è un valido sostegno nei momenti più duri.
Aiuta a vedere il lato positivo della vita.
Conduce all'accettazione del momento presente, il suo motto
è " Carpe diem "
Facilita il processo decisionale e porta fiducia per portare
a compimento quello che si inizia.
Purifica sistemi energetici del corpo.
Indicato ai pessimisti, quando si prova stanchezza della
vita o quando si ha paura del cambiamento o il morale è basso.
Simboleggia la ricchezza, l'abbondanza, il denaro e apre
alla comprensione che la ricchezza è tutto intorno a noi, in quanto
naturale. La Natura si esprime con una grande ricchezza di colori, forme e
strutture, aborrisce la povertà.
Arricchirsi non vuol dire sottrarre ad altri, ma crescere
insieme.
Cucina
L'olio essenziale di curcuma ha un aroma pepato, speziato,
dolce e gentile, con un sentore orientale
delicatamente profumato. Bastano 2 o 3 gocce nei piatti per
effetti sorprendenti.
Si sposa perfettamente con: le patate, le melanzane, le
cipolle, i fagioli e le carote. Sublime con le carni, i
pesci e i crostacei.
Confetture di frutta, frittelle e dolci in generale possono
essere esaltati.
Altri usi
Insetto repellente.
Precauzioni
Non è raccomandato per le donne incinte, che allattano e nei
bambini piccoli.
Esempi di utilizzo
Siero Anti-aging: 20 gocce di olio essenziale di
Curcuma per una bottiglia da 50 ml di olio di argan.
Bagno rivitalizzante: 10 gocce mescolato con argilla in
polvere da versare direttamente nell'acqua del bagno.
Connessione con l'abbondanza: 8-10 gocce in diffusione
atmosferica, nel momento in cui ci si sente pronti e disponibili ad
accettare i benefici di olio essenziale.
FERTILITA' MASCHILE - I "colori giusti" a TAVOLA – Fonte: Dr. Giovanni Beretta - da Andrologia - News generale del 04/12/2013
Da diversi decenni la fertilità maschile in tutti i paesi industrializzati e “ricchi”, Italia compresa, sembra essere in calo; situazione confermata anche da recenti dati pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.).
Altre nuove informazioni, ricavate dal progetto "Accademia della Fertilità" e stilate anche con il patrocinio dell’Università “La Sapienza” di Roma, confermano questa tendenza riscontrando un fattore maschile in circa il 35% delle coppie infertili, cioè che hanno un problema ad avere un figlio .
Ecco che in questo panorama un po’ desolante e negativo una notizia positiva ci arriva da una ricerca, pubblicata su Fertility e Sterility e condotta presso l’Harvard School of Public Health, Boston, Massachusetts e la Divisione di Urologia, dell’Università Canadese di Hamilton in Ontario, che indica come i cibi “colorati”, cioè ricchi di carotenoidi, migliorano tutti i parametri del liquido seminale.
Uno degli obiettivi dello studio era proprio quello di verificare l’effetto delle vitamine A, C ed E sui diversi parametri che caratterizzano il normale liquido seminale di un uomo.
I ricercatori hanno valutato 389 giovani maschi universitari e, attraverso un questionario, hanno cercato di capire quale era il loro apporto calorico giornaliero e che tipo di dieta seguissero.
Solo 189 uomini, gruppo omogeneo con età media 19 anni, che hanno compilato in modo corretto i questionari e hanno poi fornito un campione di liquido seminale, attentamente esaminato (volume, numero di spermatozoi, motilità e morfologia), sono stati alla fine reclutati nello studio.
E’ stato così possibile verificare che più la dieta fatta conteneva beta-carotene e più attiva era la motilità degli spermatozoi mentre l’assunzione di un altro carotenoide particolare, il licopene, presente in alte concentrazioni ad esempio nei pomodori (cotti), migliorava la loro morfologia.
Altro legame rilevante ed interessante sembrerebbe quello che caratterizza l’assunzione di vitamina C ed il numero riscontrato di spermatozoi per ml.
Entrando un po’ più nei dettagli l’indagine ha messo in evidenza che nei maschi, che seguivano una dieta ricca di carotenoidi presenti in numerosi agrumi, ananas, carote, cocomeri, pomodori, zucche ma anche presenti in alcuni crostacei e nel salmone, la motilità era del 6,5% più attiva; stessi risultati positivi si sono osservati in chi consumava insalata verde, piselli, porri, cipolle e spinaci, verdure tutte molto ricche di luteina (importante antiossidante).
Infine, come già detto, il licopene dava una morfologia migliore degli spermatozoi nell’ 8-10% dei casi.
Concetti semplici, chiari e non difficili da seguire.
Fonte: http://www.fertstert.org/article/S0015-0282(13)02998-1/abstract
13 dicembre 2013
Segni di sensibilità al glutine nell'autismo
Nelle scorse settimane sono stati pubblicati su PLosOne i risultati di una ricerca statunitense (effettuata alla Columbia University di New York) che ha valutato la
presenza di marcatori di sensibilità al glutine in soggetti malati di autismo (Lau NM et al, PLoS One. 2013 Jun
18;8(6):e66155. Print 2013).
In pratica il lavoro ha rilevato
che i soggetti autistici presentano, in modo molto significativo rispetto ai controlli sani, i segni
di una Gluten sensitivity, cioè di una intolleranza al glutine non celiaca.
In pratica gli autistici hanno anche una reazione importante nei confronti del glutine.
Leggendo la versione integrale del lavoro si comprende come la ricerca sia stata effettuata in modo molto rigoroso e
preciso, a partire dalla definizione corretta della diagnosi di Autismo, di recente ridefinita a livello
internazionale.
La ricerca non precisa (e non
potrebbe farlo) se l'infiammazione di origine alimentare connessa con la
sensibilità al glutine possa essere la causa del disturbo autistico, e si
limita a segnalare che negli autistici esiste una caratterizzazione di sintomi
e di marcatori anticorpali che sono indicativi di intolleranza al glutine, senza che i soggetti siano celiaci.
Di certo la ricerca tocca però un tema di forte
impatto sociale: sia per gli autistici (da molti anni alcune associazioni
sostengono un ruolo della reazione alimentare al glutine nella genesi
dell'autismo) sia per la popolazione in genere che vede la reattività
alimentare, per tanto tempo sottostimata, diventare possibile concausa di
importanti disturbi fisici e psichici.
Diventa necessario che le linee di
ricerca sul possibile ruolo del glutine nel determinare il disturbo autistico
siano libere. Oggi si affronta invece la Gluten sensitivity con lo stesso tipo di forma mentale che si usa per studiare un'allergia
alimentare, mentre il criterio dovrebbe essere quello evoluzionistico, legato
soprattutto ad un possibile eccesso di glutine e ai segnali che l'organismo
lancia verso l'esterno nel caso di una infiammazione da cibo.
Riteniamo che lo studio dei biomarkers infiammatori (BAFF, PAF ed altri ancora) possa essere una ottima chiave di lettura per
caratterizzare un profilo alimentare individuale che può aiutare chiunque a
mantenere il proprio stato di benessere, e ringraziamo studi come questo, che
pur andando un po' controcorrente consentono davvero di fare dei passi in
avanti nella comprensione delle malattie e della relazione con gli aspetti
alimentari.
I ricercatori della Columbia
University hanno finalmente impostato uno studio controllato confrontando i
markers della celiachia e quelli di Gluten sensitivity in coorti di persone con diagnosi di autismo, nei fratelli non malati di
questi soggetti e nei controlli in buona salute. Lo studio è stato effettuato
su 140 bambini in cui sono state studiate le basi genetiche, la produzione di
anticorpi contro la gliadina (ottenuta da un mix di 28 diverse
varietà di glutine) e altre caratteristiche sierologiche classiche della
diagnostica celiaca.
Un vasto gruppo di bambini autistici ha
evidenziato in modo fortemente significativo una reazione immunologica al
glutine, con un meccanismo del tutto diverso da quello della celiachia. La
presenza crescente di anticorpi anti gliadina e la sua associazione con sintomi
gastrointestinali fa ipotizzare l'esistenza di meccanismo immunologico che
alteri la permeabilità intestinale dei bambini malati.
Con un dubbio: è l'eccesso di glutine che provoca
l'autismo o è il fatto di essere autistici che determina la Gluten sensitivity?
Per ora, con il giusto rigore formale, non è consentito dirlo, ma è invece
consentito pensarlo, in attesa di ulteriori lavori che confermino o meno
l'effetto induttivo o concausale dello stimolo infiammatorio intestinale sulla
genesi dell'autismo.
E per tutti, il fatto di conoscere
il proprio profilo individuale e di mantenere un'alimentazione varia, può
consentire di allontanare molti di questi "spettri" mantenendo la
propria salute. In SMA infatti (nostro centro di Milano), da molti anni seguiamo
le persone con una sospetta Gluten sensitivity accompagnandole verso la guarigione con uno specifico percorso terapeutico.
Dott. Attilio
Speciani
Allergologo e Immunologo Clinico
09 novembre 2013
Seminario - Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica
Ringraziamo i numerosi esperti del settore che sono intervenuti: Prof.Giuseppe Di Fede, Dr. Colombo, Dr. Alessandro Scorba, Dr.ssa Maria Stella Cacciola, Dr. Alessio Tosatto, Dr. Sacha Sorrentino, Dr.ssa Cecilia Pedroni, Tiziana Colombo
http://www.alcat.it/index.php/news-stampa/8-news/75-seminario-dalle-intolleranze-alimentari-alla-nutrigenetica
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