Mi occupo di Nutrizione per patologie accertate, Lipedema, Policistosi Ovarica, Intolleranze Alimentari, Disbiosi, Dieta Chetogenica su misura. Ricevo a Messina e Catania. In queste pagine offro consigli nutrizionali, ricette per tutti coloro che si interessano di Dieta, Nutrizione e Salute. Sono disponibile a consulenze online. Questo blog è collegato alla pagina Facebook Camice&Mestoli ed Instagram Bionutrizionistacacciola
25 settembre 2013
14 settembre 2013
NUTRIGENETICA: Un nuovo approccio alla nutrizione! SI PUò FARE ANCHE A MESSINA E CATANIA!
Le scoperte più recenti sul genoma umano ci forniscono gli strumenti e le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso i quali singoli geni, o loro combinazioni, rispondono ai cambiamenti nella dieta e nello stile di vita (esposizione al fumo di sigaretta, consumo di alcol ecc.), rendendo un individuo particolarmente sensibile a contrarre un certo tipo di patologia e di far luce sui meccanismi tramite i quali la dieta, influenzando l’espressione genica, può esercitare un effetto protettivo. In definitiva le potenzialità offerte da questo nuovo approccio ci introducono in una nuova era
della scienza della nutrizione, la nutrigenetica.
della scienza della nutrizione, la nutrigenetica.
La Nutrigenetica riguarda l’identificazione delle variazioni genetiche nell’uomo che causano differenze nella risposta fenotipica alle molecole introdotte con la dieta, con l’obiettivo di valutare i rischi e i benefici per l’individuo di determinate componenti della dieta. In termini pratici, con la nutrigenetica è possibile sviluppare una nutrizione personalizzata alla costituzione genetica dell’individuo, tenendo conto della variabilità dei geni coinvolti nel metabolismo del nutriente e del suo bersaglio.
La Nutrigenetica può avvalersi di potenti strumenti in grado di fornire informazioni specifiche, individuali e precoci, rispetto ai tradizionali sistemi diagnostici, sul ruolo preventivo svolto dai nutrienti. Sono state messe a punto tecniche bio-molecolari per caratterizzare i geni e chiarire le interazioni tra questi e i nutrienti.
Le basi concettuali di questa nuova branca possono essere riassunte nei seguenti punti:
- I composti introdotti con la dieta possono esercitare a livello del genoma umano effetti diretti o indiretti, alterando l’espressione e/o la struttura dei geni;
- La dieta può rappresentare un fattore di rischio o uno strumento di prevenzione per le patologie degenerative;
- Il grado in cui la dieta può influenzare il bilancio salute/malattia dipende dal corredo genetico di ciascun individuo;
- Un intervento nutrizionale basato sulla conoscenza del genotipo e dello stato di nutrizione dell’individuo può essere usato per prevenire o curare le patologie.
L’interesse per la componente genetica della suscettibilità a malattie complesse sta assumendo sempre più importanza nella medicina moderna, in quanto si sta mettendo in evidenza il ruolo di alcuni polimorfismi genetici relativamente comuni, ma che se associati tra loro e combinati con specifiche componenti ambientali, possono elevare notevolmente il rischio di sviluppare patologie diffuse nella società industriale.
La Nutrizione Personalizzata( DIETA DNA)
Senza dubbio però la più affascinante delle opportunità che si aprono nel campo della nutrigenetica è lo sviluppo, partendo dalle differenze genetiche individuali, di una «nutrizione personalizzata», allo scopo di ottenere una effettiva terapia dietetica «salutare» in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie
La NUTRIGENETICA, scienza di ultima generazione, concentra lo sguardo proprio sul singolo individuo e sulle sue peculiari caratteristiche genetiche relazionandole alla sua alimentazione, al proprio metabolismo, alle predisposizioni individuali e all’ambiente in cui vive; nello specifico si occupa di individuare quelle piccole variazioni genetiche caratteristiche di ognuno (SNPs) che possono tradursi in risposte “errate” dell’organismo in seguito all’introduzione di determinati alimenti o sostanze.
Sebbene l’assetto genetico individuale sia immodificabile, l’ambiente circostante, l’astensione o l’assunzione di alcune sostanze (nutrienti, integratori alimentari, farmaci ect.) introdotti quotidianamente con la dieta, possono, una volta decifrato il codice, influenzare l’espressione genica intervenendo sulla predisposizione a determinate patologie, prevenendone il manifestarsi, curando, o semplicemente mantenendoci in buona salute.
L’obiettivo finale della nutrigenetica quindi è creare un intervento dietetico mirato per ogni singolo individuo che possa ripristinare la salute o prevenire l’insorgenza di patologie partendo dal genotipo individuale, attraverso specifici TEST GENETICI.
I concetti di base di questa nuova branca di ricerca genetica,possono essere riassunti nei seguenti 5 canoni di Nutrigenetica :
1) In alcune circostanze e per alcuni individui,la dieta può essere un serio fattore di rischio per uno svariato numero di patologie
2) Generalmente i composti chimici della dieta posso influenzare,direttamente o indirettamente l’ espressione o la struttura dei geni
3) Il grado con il quale la dieta( Dieta DNA) influenza l’equilibrio tra salute e malattie può dipendere dal proprio assetto genetico
4) Alcuni geni (e le loro relative mutazioni) implicati nei processi metabolici e relativi alla nutrizione giocano un ruolo nell’insorgenza, l’incidenza, l’evoluzione e, o la severità delle patologie croniche
5) L’intervento dietetico basato sulle conoscenze delle richieste nutrizionali, sullo stato nutrizionale e sul proprio genotipo (nutrizione personalizzata) può essere usata per prevenire, mitigare o curare le patologie croniche.
PRESSO LO STUDIO G MEDICAL, DOVE LA DOTT.SSA CACCIOLA MARIA STELLA COLLABORA, SI POSSONO AVERE INFORMAZIONI DETTAGLIATE E FARE I PRELIEVI BASTA TELEFONARE AL 0902921436
29 agosto 2013
Corso di Nutrizione applicata allo Sport
21 agosto 2013
IL DISBIOSI TEST
Perchè si fa il disbiosi test?
Il disbiosi test si propone per valutare tra le varie forme che compongono la flora batterica intestinale.Esso è fondamentale per garantire i vari processi di assimilazione, assorbimento e trasformazione degli alimenti e per la produzione di anticorpi per difenderci dalle aggressioni di agenti esterni; è quindi facile comprendere come un'alterazione della flora batterica si ripercuota in maniera negativa sul benessere dell'organismo.Quando e' indicato fare l'esame?
Quando il quadro clinico fa sospettare una alterazione della flora batterica, sintomi comegonfiore addominale, infezioni ricorrenti, ritenzione idrica, alvo irregolare, disturbi
digestivi possono essere messi in relazione con una disbiosi intestinale per cui il disbiosi
test dovrebbe essere inserito negli esami utili.
Ci sono delle controindicazioni?
Praticamente no. È un test che si esegue sulle urine del mattino e pertanto applicabile atutti.
La colite può essere scatenata dal latte?
Spesso la sindrome del colon irritabile è causato dal latte o dai latticini, possiamo direche oltre il 70% delle persone che soffrono di questo disturbo,hanno una intolleranza al
lattosio, uno zucchero presente nel latte. Chi soffre di diarrea, dolori addominali,
intestino irregolare, dovrebbe provare a eliminare il latte e i derivati di mucca, per un
periodo. Se reintroducendo il latte, il disturbo si ripresenta, allora va tolto del tutto. La
causa è da ricercare nell'intolleranza al lattosio. L'enzima che digerisce il lattosio, lo
perdiamo durante la crescita e viene indotto solo in presenza del lattosio. Chi riesce a
digerire il latte e i suoi derivati, rappresenta l'eccezione che conferma la regola, poiché
mantiene, geneticamente determinato, la produzione del famoso enzima, la Lattasi, che
digerisce il lattosio. La lattasi scinde il lattosio nei suoi due componenti il galattosio e il
glucosio.
Il lattosio oltre che nel latte si ritrova nella preparazione di prodotti da forno, purè
pronti, pane al latte,, salsicce, salumi, gelati, frappè, ecc. il DISBIOSI TEST orienta sul tipo
di batteri intestinali alterati e sulla terapia per la disbiosi create dall' intolleranze al
lattosio.
09 agosto 2013
SEMINARIO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE FARIDEA "DALLE INTOLLERANZE ALLA NUTRIGENETICA"
“Dalle Intolleranze Alimentari alla
Nutrigenetica”
Seminario organizzato da
Associazione FARIDEA
Sabato 19 Ottobre 2013
presso
Cascina Cuccagna
via Cuccagna 2/4 ang. via Muratori
20135 - Milano - (Mi)
20135 - Milano - (Mi)
Responsabile Scientifico
Dr.ssa Maria Stella Cacciola
ACCREDITATO per 8 ECM per Medici, Biologi, farmacisti e Dietisti
COMUNICHIAMO
che è possibile effettuare l’iscrizione
al Seminario "Dalle
Intolleranze alla Nutrigenetica"
organizzato dall’Associazione
FARIDEA con il contributo di IMGEP che si terrà a
Milano presso Cascina Cuccagna
sita in via Cuccagna 2/4 ang. via Muratori .
L’ISCRIZIONE DEVE ESSERE FATTA
ESCLUSIVAMENTE ONLINE SUL SITO www.paroleimmagini.it
Le modalità di partecipazione
sono le seguenti :
Effettuare un bonifico di
60 € a:
FARIDEA
UNICREDIT BANCA - PIAZZA XXV
APRILE - MISTERBIANCO (CT)
CODICE IBAN:
IT32A0200884073000102324934
Specificando nella causale di
versamento: CORSO “DALLE INTOLLERANZE ALIMENTARI ALLA
NUTRIGENETICA” oltre al nome e cognome del partecipante ed inviare copia del
bonifico via mail a: faridea@libero.it
Infine procedere all’iscrizione
online attraverso il sito www.paroleimmagini.it
cliccando in basso a destra su PRENOTA ONLINE.
Per richiedere informazioni o
chiarimenti contattare :
3475949988-3429557135 ( Dott.ssa
Valentina Ronsisvalle, responsabile segreteria organizzativa)
n Evento 640-74134
sponsor non condizionante:
IMGEP
Programma e Relatori:
Ore 9.30/11.00:
Intolleranze Alimentari: Un approccio teorico e pratico per fare chiarezza.
Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in
Nutrizione.
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Ore 11.00/12.00: Cibo e Infiammazione: Strategia Nutrizionale
per il mantenimento dei risultati ottenuti.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in
Nutrizione Università di Pavia.
Dr.Alessandro Scorba: Specialista in Idrologia Medica ed Esperto in
Nutrizione.
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Ore 12.00/12.30: Quali
test e cosa aspettarci oggi dalla diagnostica per le Intolleranze Alimentari?
Dr.Alessio Tosatto: Biologo Nutrizionista.
Dr.ssa Cecilia Pedroni: Dottoressa in Biologia.
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Ore 12.30/13.00: Discussione
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Ore 13.00/14.30: Break
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Ore 14.30/15.00:
Dalle Intolleranze Alimentari alla Nutrigenetica e Nutrigenomica: L’Esperienza di un Nutrizionista.
Dr.ssa Maria Stella Cacciola: Biologa Nutrizionista Esperta in Intolleranze
Alimentari.
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Ore 15.00/15.30: Nutrigenetica:
Quali strumenti sono oggi
fondamentali per un Nutrizionista?
Dr.Sacha Sorrentino: Dottore in Biologia
Dr.Alessio Tosatto: Biologo Nutrizionista.
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Ore 15.30/16.30:
Nutrigenetica e Nutrigenomica: Approccio Nutrizionale
Integrato.
Prof.Giuseppe Di Fede: Esperto in Nutrizione e Docente al Master in
Nutrizione Università di Pavia.
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Ore 16.30/18.30: Discussione
****************************************************
Durante
il Seminario interverrà il Dr.Angelo Stimolo: Specialista in Idrologia
Medica ed esperto di Idrocolon Terapia.
Certi
della Vostra preziosa presenza, Vi invitiamo a contattare la Segreteria
Organizzativa dell’Associazione FARIDEA per tutte le richieste di informazioni
inerenti al Seminario, alla seguente
mail
oppure telefonare a
tel. 0258300376
Segreteria Organizzativa
Associazione FARIDEA
Via Simeto 35
95030, Gravina di Catania (CT)
Cod. fiscale: 05030100878
faridea@libero.it
L’iscrizione potrà essere fatta solo online dal sito del
Provider:
Via F.Crispi, 125 95131 Catania P.Iva e Codice
fiscale 04810360877
Provider ECM n.° 640 (del. Comm.ECM del 12/4/2011)
REA CT-321174 Tel. 095-7461073 FAX
1782740704/5
29 giugno 2013
Obesità: genetica, stile di vita ed ambiente
L’obesità, malattia in crescente aumento, è influenzata da una complessa interazione tra l’ambiente, la predisposizione genetica e lo stile di vita dei soggetti affetti. Le recenti scoperte hanno aiutato a comprendere come alcuni geni possano causare l’obesità e come possano influenzare la regolazione del peso corporeo.
Un articolo pubblicato sulla rivista ISRN Endocrinology evidenzia che il tessuto adiposo, fino ad oggi considerato inerte, è in grado di sintetizzare proteine coinvolte nel meccanismo fisiopatologico dell’obesità. I ricercatori indicano inoltre come molti geni del tessuto adiposo mostrino un ritmo circadiano: l’equilibrio circadiano regola diversi meccanismi ed un suo squilibrio può essere responsabile non solo dell’obesità, ma anche di diabete di tipo 2 e della sindrome metabolica.
Il sistema nervoso centrale gioca un ruolo chiave nell’assunzione di cibo, grazie ad una continua comunicazione tra cervello e stomaco che avviene attraverso l’ipotalamo. L’ipotalamo infatti agisce come regolatore centrale, ricevendo continuamente segnali dalla periferia circa l’assunzione di cibo, e a sua volta inviando segnali nei vari distretti dell’organismo controllando così il senso di fame e di sazietà. Esistono diversi “segnali” chimici periferici che regolano l’appetito e che possono influenzare lo sviluppo dell’obesità: per esempio la grielina. Si tratta di un ormone prodotto dallo stomaco i cui livelli aumentano prima di mangiare e si riducono rapidamente dopo l’ingestione di cibo. Si sa inoltre che l’assunzione di grielina ha effetti sull’equilibrio del glucosio, sulla motilità gastrica e sull’attività del pancreas. Questo ormone, sembra sia anche in grado di stimolare la formazione di tessuto adiposo e la glicolisi e quindi di regolare il consumo delle riserve energetiche dell’organismo. Tali conoscenze sono fondamentali anche per individuare nuove strategie terapeutiche e farmacologiche “personalizzate”. Ecco perchè lo studio dei geni coinvolti nell’obesità rappresenta uno strumento importante per comprendere e combattere meglio questa malattia.
Il sistema nervoso centrale gioca un ruolo chiave nell’assunzione di cibo, grazie ad una continua comunicazione tra cervello e stomaco che avviene attraverso l’ipotalamo. L’ipotalamo infatti agisce come regolatore centrale, ricevendo continuamente segnali dalla periferia circa l’assunzione di cibo, e a sua volta inviando segnali nei vari distretti dell’organismo controllando così il senso di fame e di sazietà. Esistono diversi “segnali” chimici periferici che regolano l’appetito e che possono influenzare lo sviluppo dell’obesità: per esempio la grielina. Si tratta di un ormone prodotto dallo stomaco i cui livelli aumentano prima di mangiare e si riducono rapidamente dopo l’ingestione di cibo. Si sa inoltre che l’assunzione di grielina ha effetti sull’equilibrio del glucosio, sulla motilità gastrica e sull’attività del pancreas. Questo ormone, sembra sia anche in grado di stimolare la formazione di tessuto adiposo e la glicolisi e quindi di regolare il consumo delle riserve energetiche dell’organismo. Tali conoscenze sono fondamentali anche per individuare nuove strategie terapeutiche e farmacologiche “personalizzate”. Ecco perchè lo studio dei geni coinvolti nell’obesità rappresenta uno strumento importante per comprendere e combattere meglio questa malattia.
Fonte: Review Article – Recent Advances in Obesity: Genetics and Beyond 2012
18 giugno 2013
SENSIBILITA’ NON CELIACA AL GLUTINE (NCGS)
Una definizione precisa e ampiamente concordata di NCGS (Non-Celiac Gluten Sensitivity) ancora non esiste.
La NCGS è intesa come una condizione associata a vari sintomi in seguito all’ingestione di alimenti contenenti frumento, segale e orzo e la risoluzione di detti sintomi basata sulla eliminazione di detti alimenti
dalla dieta di soggetti nei quali sono state escluse Celiachia e Allergie al grano.
La definizione di NCGS viene quindi effettuata mediante esclusione della Celiachia e della Allergia al frumento secondo quanto riportato nella slide.http://www.reteimprese.it/laboratorioamatomolfetta
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