Si parla molto di Zeolite da un po’ fra atleti e sportivi
anche perché alcune aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di integratori l’hanno proposta come la panacea,
utile per il potere antiossidante, per la capacità di “spazzino” ecc.
Ma proviamo a capire
bene che cosa è , da dove viene e quindi che cosa può fare davvero!
Cominciamo con il dire che è una polvere di origine vulcanica
a struttura cristallina, chimicamente è un alluminosilicato idrato di metalli
alcalini ed alcalino-terrosi. Le varietà di Zeoliti sono centinaia. Il nome Zeolite deriva dalle parole greche zeo =
bollire e lithos = pietra, pertanto significa pietra che bolle e tale nome deriva
dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la
struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.
La struttura cristallina presenta micro cavità che contengono
cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di
acqua.
La Clinoptilolite è una delle centinaia di varietà di zeolite
ed è il tipo lamellare, alla quale sono state attribuite le maggiori proprietà
nell’ambito medico ormai da lungo tempo.
Le zeoliti sono in grado di scambiare i loro cationi
liberi con metalli pesanti, ioni ammonio, radioisotopi o altri cationi agendo come setacci molecolari con capacità adsorbenti anche di gas. Questa è
una proprietà importante della Clinoptilolite. Questo significa che la
Clinoptilolite è in grado mediante un meccanismo di scambio ionico di attrarre
ioni di Metalli Pesanti o di Ammoniaca,
Idrocarburi, Biossido di Zolfo, ed Ossidi di Azoto oltre che Micotossine,
captandoli , trattenendoli ed eliminandoli dal lume intestinale ed in cambio cede
oligoelementi come K+, Mg++, Ca++ ecc quindi non solo ha un’importante azione
di “spazzino” intestinale ma rimineralizza l’organismo fornendo piccole ma importanti
quantità di oligoelementi utili alla salute umana.
Utilizzando uno
specifico processo di produzione definito Attivazione
Tribomeccanica, la Zeolite viene micronizzata mediante un’elevata energia
cinetica che ne incrementa la reattività ed aumenta la superficie delle
particelle. Abbiamo così la Zeolite
Attivata.
Il risultato di
questa attivazione, effettuata in speciali mulini non si limita ad un processo di
macinazione, come è stato dimostrato da esperimenti nei quali l’acqua è stata
“attivata” negli stessi mulini.
L’acqua così
attivata provoca una crescita delle piante significativamente più veloce con un
incremento del 47% di raccolto rispetto al raccolto di controllo (Entzmann Hint.
1977).
Allora, alla luce del meccanismo d’azione di questa antica
polvere abbondantemente presente in natura quali sono le reali possibilità di impiego e
quali possono essere le nostre aspettative?
La Zeolite Attivata è stata brevettata nel 1992 in Giappone,
dimostrando di avere una maggiore azione biologica rispetto a tutte le altre
zeoliti. Infatti studi hanno dimostrato che la Zeolite Attivata se addizionata
ad alimenti, questi dimostrano maggiori capacità nutrizionali con una minore
incidenza delle indigestioni.
Tutto ciò è dovuto al fatto che l’ammoniaca, le tossine
batteriche e le sostanze tossiche prodotte nella digestione delle proteine,
grazie alla Zeolite Attivata, vengono rimosse per adsorbimento con effetti
positivi sulla digestione.
Conosciamo tutti gli effetti negativi dei radicali liberi che
possono provocare dalle semplici stanchezze a patologie a carico del sistema
immunitario particolarmente importanti.
Avere oggi uno strumento in più nella lotta ai danni da
radicali superossidi è di importanza basilare.
Numerosi studi scientifici hanno messo in evidenza
applicazioni molto interessanti: un'elevata attività antiossidante derivante
dalla neutralizzazione dei radicali liberi, un'azione adiuvante in numerose
patologie, comprese quelle tumorali, una capacità di ridurre gli effetti
secondari della chemioterapia e della radioterapia, una riduzione della
produzione di acido lattico ed infine un'elevata capacità di legare metalli
pesanti e tossine.
La Zeolite Attivata non è tossica per l'organismo ed
attraversa il tratto gastro-intestinale senza essere assorbita.
Si può assumere contemporaneamente a farmaci e altri prodotti
come integratori e non necessita di particolari condizioni per la conservazione
e la sua stabilità risulta estremamente lunga.
Per la prima volta ci troviamo di fronte ad una sostanza in
grado di svolgere le funzioni antiossidante e detossicante oltre e a quella
adsorbente, in grado di esplicare la sua attività nel tratto intestinale per
essere poi eliminata con le feci.
Recenti studi sull'utilizzazione della Zeolite Attivata in
abbinamento alle terapie standard hanno evidenziato l’azione positiva sul sistema
circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l'infarto o ancora
sul sistema digestivo, sull'iperacidità gastrica e sulle ulcere duodenali.
L'azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi,
sulla cura delle infezioni renali e anche sul trattamento delle patologie
dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre
osservazioni riguardavano l'applicazione diretta della polvere e numerose
affezioni della pelle.
Secondo gli studi clinici, la zeolite consentirebbe di
migliorare l'efficacia delle terapie standard e di ridurre il periodo di
recupero. Ciò ha portato all'uso della zeolite come coadiuvante nella cura
delle patologie gravi.
Chi può essere l’utente ottimale?
Lo Sportivo perché la Zeolite Attivata, anche in sinergia con
altri principi attivi, si può usate per ridurre l'acidosi lattica e aumentare
resistenza e recupero, aiuta inoltre ad aumentare concentrazione (attraverso la
riduzione di ammoniaca nel corpo) ed a ridurre stress ossidativo e stanchezza.
Anziani, convalescenti e persone sottoposte a stress in
quanto la Zeolite Attivata può favorire la riduzione di stress e stanchezza
aiutando a superare affaticamento e debolezza con risorse proprie e naturali ma
anche ripulendo l’intestino da gas e ammoniaca migliorare l’assorbimento
intestinale in questi soggetti particolarmente indeboliti.
La Zeolite Attivata è quindi ideale per trattare anche
affezioni dermatologiche caratterizzate da presenza di batteri e sostanze
organiche come nell’acne dove l’utilizzo di un impacco contente un cucchiaino
di Zeolite Attivata favorisce l’eliminazione dello stato infiammatorio, delle
pustole ed il processo di cicatrizzazione senza esiti.