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26 novembre 2011

Il fumo e la pelle: accoppiata perdente



Una opinione diffusa associa il fumo solo a patologie gravi, come malattie cardiovascolari o tumori polmonari. Così non è: i danni potenziali ed effettivi del tabagismo colpiscono quasi tutti gli organi, e tra questi certamente la cute.
Vari studi hanno dimostrato lo sviluppo della cosiddetta “smoker’s face” (viso da fumatore), un processo lento ma inesorabile nei forti fumatori, specialmente di sesso femminile. Le caratteristiche peculiari sono rugosità localizzate attorno ad occhi e bocca, anche per la stessa attività di aspirazione, nonché perdita di elasticità della cute del viso con afflosciamento delle guance, macchie ed arrossamenti, secchezza, borse palpebrali . Queste modificazioni aumentano negli ultraquarantenni di razza bianca di sesso femminile, e sono potenziate dalla esposizione solare.
Alla base di tutto ciò è la esposizione cronica a nicotina, catrami, benzopirene ed oltre tremila componenti tossici contenuti nelle sigarette, alcuni con caratteristiche non del tutto definite.
Le varie tossine assorbite causano notevoli danni a livello dermico attraverso unaischemia ed atrofia della rete capillare, con riduzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti. Si creano inoltre interferenze con le capacità rigenerative e di cicatrizzazione, tanto da rendere opportuno di vietare il fumo ai pazienti sottoposti a chirurgia. Si riscontrano danni anche a carico dei denti e delle unghie, con tipiche alterazioni cromatiche, e dei capelli con aumento della canizie e della caduta. Inoltre aumenta l’incidenza di cellulite.
Come accennato, l’esposizione solare amplifica grandemente il danno dermico, caratterizzando un grado di “photoaging” sensibilmente superiore rispetto alle “patite del sole” non fumatrici…
Ma il tabagismo viene correlato anche a patologie dermatologiche di grave impatto, come melanoma maligno, epitelioma spinocellulare (specialmente orale), psoriasi, dermatiti,gengiviti.
E in questi casi non si parla più di fatti estetici, ma di patologie piuttosto preoccupanti.
In conclusione si potrebbe dire che il fumatore dovrebbe avere perlomeno una spinta motivazionale in più per smettere di fumare: salvare il proprio aspetto! Anche perché fino ad un certo punto questi danni sono reversibili cessando l’ abitudine al fumo…


Dr. Giampiero Griselli


04 gennaio 2011

COMUNICATO STAMPA BUSTE PLASTICA: STOP A COMMERCIO DA 1/1/2011 SCORTE SMALTITE A VANTAGGIO CONSUMATORI

In relazione ai numerosi quesiti pervenuti si precisa che il divieto di commercializzazione dei sacchi da asporto merci non conformi ai requisiti di biodegradabilità indicati dagli standard tecnici europei vigenti, di cui all’ 1, comma 1130 della legge 26 dicembre 2006, n. 296, come modificato dall'art. 23, comma 21-novies del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.102 sarà in vigore dal 1° gennaio 2011.
Resta consentito lo smaltimento delle scorte in giacenza negli esercizi artigianali e commerciali alla data del 31 dicembre 2010, purché la cessione sia operata in favore dei consumatori ed esclusivamente a titolo gratuito.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con le autorità competenti, effettueranno controlli per verificare il rigoroso rispetto della normativa vigente.

VUOI SAPERE QUANTE CALORIE BRUCI?

Dopo le feste è molto più importante bruciare i chili acquistati piuttosto che fare diete drastiche e pericolose! Allora andiamo a vedere quali attività consentono di bruciare più grassi adottiamo un'alimentazione sana, ricca di verdure e ortaggi di stagione, pochi grassi, un po' di cereali integrali, proteine provenienti da pesce e legumi ed il gioco è fatto! Poi se avete bisogno di un programma nutrizionale serio e prolungato per perdere più di due o tre chili allora mi potete chiamare, prendere un appuntamento e venire allo studio. Oppure contattatemi per mail e dopo aver compilato un form che vi invierò potrete ricevere il vostro programma nutrizionale completo con una modesta spesa!
http://www.focus.it/Salute/multimedia/Quante_calorie_bruci.aspx

03 gennaio 2011

UN CELIACO A CENA - consigli specifici

Il celiaco deve quindi evitare tutti i cibi che contengono i cereali vietati, anche in minima parte. Dato che anche una microscopica percentuale di glutine è dannosa per un celiaco, non basta stare attenti a che il cibo che prepariamo non contenga glutine fra gli ingredienti, ma bisogna evitare anche qualunque tipo di contaminazioni.
Bisogna stare attenti non solo agli ingredienti, ma anche a come si prepara il cibo. Se avete amorevolmente preparato un piatto con ingredienti tutti privi di glutine, ma avete affettato le verdure su un tagliere che prima avevate usato per tagliare il pane, tutta la fatica fatta sarà andata sprecata, perché il vostro piatto di glutine ne conterrà comunque abbastanza da essere dannoso per un celiaco. Questo vale per soprattutto per attrezzi di legno quali taglieri e mestoli, mentre stoviglie, posate, pentole e bicchieri basta che siano stati lavati bene e non ci metterete nei guai.
Quindi...
Regola n. 1: usate posate di metallo, taglieri di plastica e pulite accuratamente la postazione di lavoro prima di cominciare a cucinare un pranzo per un celiaco.
Passiamo al tema delle contaminazioni nei prodotti alimentari confezionati. Si è detto che il riso va bene. E la farina di riso? In teoria andrebbe benissimo, solo che, se è stata macinata in un mulino in cui si macina anche il grano, il rischio di contaminazioni è elevatissimo. E questo vale per tutti i prodotti che non vengono consumati tal quali, cioè praticamente tutti. Anche perché, mannaggia!, il glutine è un ottimo addensante, e quindi lo si può trovare nascosto in moltissimi cibi, da quella polverina che ricopre i salami, ai formaggi fusi, ai dadi, alla mortadella, alle minestre pronte, a tutti i cibi precotti di gastronomia.
Insomma, per il celiaco vanno bene solo quei cibi per i quali sia garantita la non contaminazione con il glutine.
Questo è il senso del simbolo della spiga barrata: permette di riconoscere al volo i prodotti adatti per un celiaco. In realtà di prodotti adatti ce ne sono molti altri, oltre a quelli con la spiga barrata, per merito dell'instancabile lavorio dell'Associazione Italiana Celiachia che contatta i produttori e analizza il processo produttivo dei prodotti alimentari per verificare se sono idonei per i celiaci.
E dove lo troviamo l'elenco dei cibi permessi? Ma sul mitico prontuario messo a disposizione sia in versione cartacea che online. Per avere quello cartaceo bisogna associarsi all'AIC, ma quello online è disponibile per tutti, previa semplice registrazione al sito.
Mi rendo conto che cercare i prodotti sul prontuario sia una trafila parecchio noiosa, quindi il mio consiglio è
Regola n. 2: cercate di usare prodotti privi di glutine "come natura li crea". Se dovete per forza usare un prodotto elaborato, cercate sul prontuario quale è ammesso per i celiaci oppure, più semplicemente, chiedete all'amico celiaco che sicuramente vi saprà aiutare.

Quindi, sì al riso tal quale, ma informatevi sulla farina di riso; sì al brodo vegetale fatto in casa, ma chiedete lumi sui dadi industriali (e comunque ce ne sono parecchi di consentiti); bene tutte le carni (rosse, bianche, a fette, macinate, arrosti, stracotti...) e tutti i pesci freschi o congelati, attenzione però a come li preparate (ad esempio la classica milanese è un cibo proibito) e a quali ingredienti aggiungete durante la preparazione.
E comunque se si ha un amico celiaco, e lo si frequenta spesso, conviene davvero iscriversi al prontuario online per togliersi ogni dubbio. Prontuario alla mano si può cucinare praticamente tutto. Tenete presente che ormai nella grande distribuzione si trovano un sacco di prodotti per celiaci: farine, preparati per dolci, pane, fette biscottate, biscotti e dolcetti a gogò, pizze surgelate, pasta sfoglia e frolla...
La mia amica Roberta è bravissima, ed è riuscita pure a preparare una festa di compleanno gluten-free, non perché sua figlia sia celiaca, ma perché lo è una delle sue amichette. Tanto di cappello, no?
Sinteticamente, un pranzo sicuro per un celiaco, che si può preparare senza troppo ingrullire, potrà utilizzare:
  • cereali consentiti in grani (riso, mais, miglio, quinoa, grano saraceno, amaranto)
  • verdure crude o cotte
  • legumi (secchi, freschi o in scatola)
  • frutta
  • carni
  • pesci (freschi e conservati: tonno all'olio, sardine sotto sale, acciughe, va tutto bene purché non siano preparazioni a base di, ma più elaborate)
  • uova
  • formaggi (tutti, fuorché quelli che formaggi non sono, ovvero formaggini spalmabili, sottilette che sono invece alimenti a rischio)
  • olio di tutti i tipi
  • aceto (anche quello balsamico, purché dop)
  • sale
  • spezie e odori, purché in grani, chicci, semi e non in polvere
  • burro
  • yogurth naturale (quelli con la frutta sono invece a rischio), latticello, kefir,...
  • panna
  • vino
  • prosciutto crudo (che è l'unico salume sicuro di qualunque marca e produttore)
Un ipotesi di menù senza stress può essere:
  • verdure in pinzimonio con salse varie (melanzane, guacamole, hummus,...) purché preparate in casa con ingredienti sicuri
  • risotto (preparato con brodo vegetale hand-made) alle verdure, qualsiasi verdura, anche con aggiunta di formaggi (ad esempio al radicchio o alla zucca, o mille altri ancora)
  • sul secondo vi potete sbizzarrire: arrosti, roast-beef, lessi, fettine, involtini, pesci, uova,...
  • anche sui contorni avete una scelta amplissima, a patto di seguire le regole 1 e 2 (le verdure saltate o al forno sono perfette, come questi topinambur)
  • quasi tutti i dolci al cucchiaio vanno bene: il creme caramel, molti dolci alla frutta, come questo, molti gelati, come questo, le bavaresi...
Sul fronte dolci e dessert potrete pensare che sia grama, ma in realtà, guardando oltre le solite torte (che comunque si possono fare lo stesso con le farine consentite) ci sono molte possibilità. Tenete conto che la colla di pesce è un ingrediente a rischio, ma si può usare al suo posto l'agar-agar.
Due buone notizie: la nutella, e molti suoi simili, è un alimento permesso, e lo stesso la maizena che può sostituire con risultati più che soddisfacenti la farina in molte preparazioni, una fra tutte la crema pasticcera.

Un sentitissimo grazie.

01 gennaio 2011

UN CELIACO A CENA

Aiuto! Ho un celiaco a cena! Cosa (gli) faccio?

Questa è più o meno la reazione quando vado a cena da qualcuno che ancora non ha avuto il piacere di invitarmi.

Dato che vorrei evitare che, per timore di sbagliare, nessuno ci invitasse più a cena, prima di tutto cerco di trasmettere un messaggio tranquillizzante, un Oooooooooooooooooohm! culinario.
Don't panic! Invitare a cena noi celiaci è molto più semplice di quanto non sembri. Basta capire qual è il problema celiachia.
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine. Il glutine si trova nella maggior parte dei cereali, in particolare in:
  • grano
  • orzo
  • kamut
  • segale
  • farro
  • spelta
  • triticale
  • avena
I cereali che invece sono adatti ai celiaci sono:
  • riso
  • mais
  • grano saraceno
  • miglio
  • quinoa
  • amaranto
  • manioca
  • tapioca
In fondo c'è abbastanza scelta...