Lo
stress ossidativo è la conseguenza di uno squilibrio tra l'attività
dei radicali liberi e il sistema antiossidante dell'organismo. Gli
antiossidanti esogeni ottenuti con la dieta, come vitamina C, E,
carotenoidi hanno un ruolo molto importante nella prevenzione e nella
riduzione dello stress ossidativo. Le variazioni genetiche
individuali coinvolte nell'assorbimento, nell'utilizzo e nel
metabolismo di questi antiossidanti possono alterarne i livelli
ematici, la loro esposizione a cellule bersaglio e conseguentemente
l'avanzamento dello stress ossidativo. Gli antiossidanti endogeni
includono enzimi come superossido dismutasi, catalasi, glutatione
perossidasi e glutatione S tranferasi. Variazioni nei geni che
codificano per questi enzimi possono influenzare l'attività del
sistema antiossidante e il rischio di sviluppo di determinate
patologie. I livelli circolanti di acido ascorbico sono influenzati
da polimorfismi a singolo nucleotide (Snps) nel gene SLC23A1 che
codifica per il trasportatore di tipo 1 della vitamina C (SVCT1),
responsabile del trasporto attivo della vitamina C dall'intestino.
Anche i livelli circolanti di tocoferolo sono influenzati da
polimorfismi nei geni codificanti proteine coinvolte
nell'assorbimento, trasporto e metabolismo come apoliproteine,
citocromo P450 ed il gene SR-B1. MnSOD è la più importante tra le
isoforme dell'enzima superossido dismutasi. Il polimorfismo più
studiato di questo gene, Val16Ala, altera la funzionalità
dell'enzima e la capacità del suo precursore di difendere le cellule
dallo stress ossidativo. L'enzima catalasi è codificato dal
gene catalasi (CAT) ed è espresso principalmente nel fegato, nei
reni e negli eritrociti. Un polimorfismo comune nella posizione -262
della regione non tradotta del gene CAT, dove una C (citosina) è
sostituita con una T (timidina), determina una bassa attività
dell'enzima, come riportato in alcuni studi. L'impatto di questo
polimorfismo può essere anche influenzato dall'etnia, dal sesso e
dal consumo di frutta e verdura. In uno studio di 1008 casi di cancro
alla mammella e 1056 controlli del progetto Long Island Breast Cancer
Study, il genotipo CAT-262 CC è associato con il 17% di diminuzione
del rischio di sviluppo della patologia, rispetto ai portatori
dell'allele T. Inoltre un alto consumo di frutta (>10 porzioni a
settimana) o una supplementazione di vitamina C (> 133.7 mg/die)
associato al genotipo CC ha dimostrato il più basso rischio di
cancro alla mammella in questo studio. Ulteriori ricerche su altre
Snps di questo e altri geni coinvolti nei processi antiossidanti sono
in corso per migliorare la comprensione della complessa interazione
geni-dieta.
Approfondimenti:Cahill LE, El-Sohemy A: Vitamin C transporter gene polymorphisms, dietary vitamin C and serum ascorbic acid. J Nutrigenet Nutrigenomics 2009;2:292-301.
Bastaki M, Huen K, Manzanillo P, Chande N, Chen C, Balmes JR, Tager IB, Holland N: Genotype-activity relationship for Mn-superoxide dismutase, glutathione peroxidase 1 and catalase in humans. Pharmacogenet Genomics 2006;16:279-286
Possible risk modifications in the association between MnSOD Ala-9Val polymorphism and breast cancer risk: subgroup analysis and evidence-based sample size calculation for a future trial. Breast Cancer Res Treat 2011;125:495-504.Elena Giordano
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