È la pianta del momento, salita agli onori delle cronache perché dolcifica, non dà calorie, è...naturale, ed è stata ammessa dalla Comunità Europea. Si parla della Stevia rebaudiana Bretoni, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, di origine sudamericana (Brasile e Paraguay), ricca di glucosidi dello steviolo (stevioside, dulcosidi e rebaudiosidi), dolcificanti fino a 300 volte lo zucchero. E sono proprio i glucosidi ad essere stati autorizzati. Dopo alcune lontane polemiche sul suo rischio di tipo cancerogeno, è stata approvata prima dalla FDA e ora anche dalla EFSA: categoria additivi, con atto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea alla fine del 2011. L'EFSA ne ha concesso l'uso dopo una valutazione del profilo di sicurezza, e come tale non ci devono essere dubbi, che invece potrebbero nascere solo qualora non fosse garantita la purezza delle sostanze utilizzate, come ad esempio circa i residui di solventi usati, o la presenza di principi attivi della pianta diversi dai glucosidi. Solo allora potremmo ipotizzare anche effetti farmacologici sul metabolismo glucidico e sulla escrezione renale di sodio e potassio. Altra raccomandazione: rispettare le dosi consigliate (4 mg/Kg di peso corporeo). La pianta non ha dimostrato effetti tossici, neppure rischi dal punto di vista cancerogeno, anche se, come tutti i dolcificanti, è bene limitarne il consumo, che andrebbe comunque evitato nei bambini piccoli.
Fabio Firenzuoli
Centro di Medicina Integrativa
AOU Careggi, Università di Firenze