Dott. Grimaldi Che cos’è
la nutrigenetica?
Scientificamente,
la nutrigenetica è lo studio di come la variazione genetica nei geni
individuali influenza la risposta di un individuo a particolari nutrienti e
tossine nella dieta.
Che cosa sta tentando di
fare la nutrigenetica?
La
nutrigenetica aspira ad usare l’informazione genotipica di un individuo per
determinare le proprietà delle proteine codificate da certi geni e in questo
senso l’effetto sul metabolismo, trasporto ed assorbimento dei nutrienti nella
dieta e l’effetto sull’eliminazione delle tossine. Una variazione genetica, p.
es. uno SNP, può influenzare l’attività di un enzima che può influenzare il
metabolismo di un nutriente come l’acido folico. Questo è esattamente analogo
alla farmacogenetica dove la variazione in un gene influenza la velocità del metabolismo
del farmaco.
Noi abbiamo linee guida standard del mangiar sano che
sono basate su molti anni di prove scientifiche accumulate principalmente da
studi epidemiologici e di intervento (e NON prove cliniche). Queste linee guida
sono state sviluppate per aiutare a mantenere uno stile di vita salutare più a
lungo possibile. Lo scopo della nutrigenetica è di essere capace di modificare
le linee guida alimentari in accordo col genotipo e fenotipoindividuali – anche la nutrigenetica è basata su molti anni
di prove scientifiche accumulate principalmente da studi epidemiologici e di
intervento. Il livello di prove per la nutrigenetica è almeno all’altezza di
quello usato per sviluppare e giustificare le linee guida standard.
Che cosa
propone al consumatore/paziente?
L’uso dell’informazione genetica sia per la guida
delle scelte alimentari e sia per informare gli individui circa
l’importanza dell’alimentazione, del cibo e del metabolismo. La nutrigenetica
ci mette in grado di usare il genotipo ed il fenotipo per migliorare la nostra
conoscenza di come il cibo lavora insieme con il corpo. L’aspetto informativo
di un servizio nutrigenetico è estremamente importante – gli scienziati lo
usano e imparano da esso, dunque perché non potrebbe trarne benefici anche il
pubblico? Purché l’informazione sia fornita in un modo serio, responsabile e
corretto allora il risultato sarà benefico per il paziente/consumatore.
La
nutrigenetica definirà un’alimentazione perfetta?
No, non si pretende tanto. Usando
l’evidenza corrente che è disponibile nella letteratura scientifica “peer
reviewed” la nutrigenetica può essere usata per programmare un’alimentazione
che è migliore di quella delle linee standard che offre “una taglia unica per
tutti” quando in realtà le variazioni genetiche significano una diversità
metabolica. Abbiamo ancora tanto da studiare, può darsi che non raggiungeremo
mai quella dieta “perfetta”, ma abbiamo accumulato una conoscenza che possiamo
usare adesso, stiamo muovendo i primi passi essenziali.
Dunque
qual è il punto, sarà realmente di aiuto?
Lo scopo di tutti i consigli
alimentari è di stabilire abitudini del mangiare buono permanentemente perché
una buona salute nella vita più tarda dipende molto da come la vita è stata
precedentemente vissuta. Piccole variazioni, anche variazioni apparentemente
insignificanti, possono produrre una grande differenza nell’arco di 10-20 anni.
Per esempio l’eccesso di calorie al giorno richiesto per aumentare di 15 Kg
dall’età di 20 anni all’età di 40 anni è soltanto di 10 calorie, che è proprio
mezzo cucchiaino di zucchero in più al giorno! L’aiuto che ci offre la
nutrigenetica è l’averci fatto capire che ciò non vale per tutti ma solo per
coloro che sono geneticamente predisposti.
C’è qualche
prova scientifica per la Nutrigenetica?
Sì, molta. A parte i nostri propri studi ci sono
letteralmente migliaia di studi “peer reviewed” che sono stati pubblicati nel
corso degli ultimi due decenni e che dimostrano scientificamente le interazioni
gene-dieta. Il livello dello studio scientifico è in generale molto alto ed è
di qualità simile, se non più rigoroso, delle prove scientifiche usate per
giustificare i consigli alimentari standard, come consumare molta frutta e
verdura, ridurre i grassi saturi, ridurre gli zuccheri ecc