Mi occupo di Nutrizione per patologie accertate, Lipedema, Policistosi Ovarica, Intolleranze Alimentari, Disbiosi, Dieta Chetogenica su misura. Ricevo a Messina e Catania. In queste pagine offro consigli nutrizionali, ricette per tutti coloro che si interessano di Dieta, Nutrizione e Salute. Sono disponibile a consulenze online. Questo blog è collegato alla pagina Facebook Camice&Mestoli ed Instagram Bionutrizionistacacciola
03 maggio 2016
27 aprile 2016
Intervista al Dott. Keith Grimaldi, uno dei padri della Nutrigenetica
Scientificamente,
la nutrigenetica è lo studio di come la variazione genetica nei geni
individuali influenza la risposta di un individuo a particolari nutrienti e
tossine nella dieta.
Che cosa sta tentando di
fare la nutrigenetica?
La
nutrigenetica aspira ad usare l’informazione genotipica di un individuo per
determinare le proprietà delle proteine codificate da certi geni e in questo
senso l’effetto sul metabolismo, trasporto ed assorbimento dei nutrienti nella
dieta e l’effetto sull’eliminazione delle tossine. Una variazione genetica, p.
es. uno SNP, può influenzare l’attività di un enzima che può influenzare il
metabolismo di un nutriente come l’acido folico. Questo è esattamente analogo
alla farmacogenetica dove la variazione in un gene influenza la velocità del metabolismo
del farmaco.
Noi abbiamo linee guida standard del mangiar sano che
sono basate su molti anni di prove scientifiche accumulate principalmente da
studi epidemiologici e di intervento (e NON prove cliniche). Queste linee guida
sono state sviluppate per aiutare a mantenere uno stile di vita salutare più a
lungo possibile. Lo scopo della nutrigenetica è di essere capace di modificare
le linee guida alimentari in accordo col genotipo e fenotipoindividuali – anche la nutrigenetica è basata su molti anni
di prove scientifiche accumulate principalmente da studi epidemiologici e di
intervento. Il livello di prove per la nutrigenetica è almeno all’altezza di
quello usato per sviluppare e giustificare le linee guida standard.
Che cosa
propone al consumatore/paziente?
L’uso dell’informazione genetica sia per la guida
delle scelte alimentari e sia per informare gli individui circa
l’importanza dell’alimentazione, del cibo e del metabolismo. La nutrigenetica
ci mette in grado di usare il genotipo ed il fenotipo per migliorare la nostra
conoscenza di come il cibo lavora insieme con il corpo. L’aspetto informativo
di un servizio nutrigenetico è estremamente importante – gli scienziati lo
usano e imparano da esso, dunque perché non potrebbe trarne benefici anche il
pubblico? Purché l’informazione sia fornita in un modo serio, responsabile e
corretto allora il risultato sarà benefico per il paziente/consumatore.
La
nutrigenetica definirà un’alimentazione perfetta?
No, non si pretende tanto. Usando
l’evidenza corrente che è disponibile nella letteratura scientifica “peer
reviewed” la nutrigenetica può essere usata per programmare un’alimentazione
che è migliore di quella delle linee standard che offre “una taglia unica per
tutti” quando in realtà le variazioni genetiche significano una diversità
metabolica. Abbiamo ancora tanto da studiare, può darsi che non raggiungeremo
mai quella dieta “perfetta”, ma abbiamo accumulato una conoscenza che possiamo
usare adesso, stiamo muovendo i primi passi essenziali.
Dunque
qual è il punto, sarà realmente di aiuto?
Lo scopo di tutti i consigli
alimentari è di stabilire abitudini del mangiare buono permanentemente perché
una buona salute nella vita più tarda dipende molto da come la vita è stata
precedentemente vissuta. Piccole variazioni, anche variazioni apparentemente
insignificanti, possono produrre una grande differenza nell’arco di 10-20 anni.
Per esempio l’eccesso di calorie al giorno richiesto per aumentare di 15 Kg
dall’età di 20 anni all’età di 40 anni è soltanto di 10 calorie, che è proprio
mezzo cucchiaino di zucchero in più al giorno! L’aiuto che ci offre la
nutrigenetica è l’averci fatto capire che ciò non vale per tutti ma solo per
coloro che sono geneticamente predisposti.
Sì, molta. A parte i nostri propri studi ci sono letteralmente migliaia di studi “peer reviewed” che sono stati pubblicati nel corso degli ultimi due decenni e che dimostrano scientificamente le interazioni gene-dieta. Il livello dello studio scientifico è in generale molto alto ed è di qualità simile, se non più rigoroso, delle prove scientifiche usate per giustificare i consigli alimentari standard, come consumare molta frutta e verdura, ridurre i grassi saturi, ridurre gli zuccheri ecc
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20 aprile 2016
La Nutrigenetica:Conosci i tuoi geni per mangiare e vivere meglio
Questa è la nuova possibilità che la genetica applicata alla nutrizione mette a disposizione di noi tutti.
Oggi alcuni semplici test ci rivelano quelle peculiarità genetiche che sono sensibili alle variabili ambientali, in primo luogo la dieta ed il nostro stile di vita e che incidono nel bene e nel male sulla qualità della nostra vita stessa.
Ognuno di noi è unico e ciò è dovuto ai nostri geni. Le differenze da individuo a individuo si manifestano sia esteriormente nel nostro aspetto fisico, come il colore dei capelli e degli occhi, sia internamente, ad esempio nella diversa capacità di metabolizzare i nutrienti, o eliminare le tossine ecc.. Infatti, sebbene condividiamo gran parte del materiale genetico, in ciascun gene vi sono punti di variazione: il più comune è il “Single Nucleotide Polymorphism” o SNP, l’insieme di queste piccole variazioni che influenzano ciò che siamo e definiscono la nostra individualità.
Ma i geni non sono tutto, essi non lavorano da soli e non ci determinano in modo assoluto. Essi interagiscono con il nostro ambiente pertanto, modificando la nostra interazione con l’ambiente, modifichiamo l’espressione dei geni. Ad esempio, una persona dalla pelle chiara (geni) si scotterà al sole (ambiente) solo se si espone senza la necessaria cautela.
L’aspetto dell’ambiente che ci influenza maggiormente e sul quale possiamo, per fortuna, esercitare il maggior controllo, è quello che immettiamo nel nostro organismo con l’alimentazione. Conoscendo meglio l’effetto che i nutrienti hanno sulla nostra particolare costituzione genetica, possiamo esercitare un controllo più effettivo sulla qualità e le nostre aspettative di vita.
Una dieta corretta ed equilibrata è essenziale per una vita sana e lunga, ma non è la stessa per tutti.
Negli ultimi dieci anni sono stati fatti notevoli progressi nello studio dei rapporti tra geni ed ambiente e da essi è emerso un nuovo territorio della conoscenza: la Nutrigenetica. Essa è pronta per essere messa a disposizione di ciascuno al fine di migliorare il nostro benessere presente e soprattutto futuro. Infatti, grazie ad essa abbiamo selezionato un gruppo di geni che determinano il modo in cui un individuo reagisce a certi nutrienti essenziali. In tal modo è possibile studiare un’alimentazione più adatta a ciascuno, suggerendo in base al suo genotipo linee guida per il tipo e la quantità ottimali dei nutrienti necessari al suo organismo. A questo si è dato il nome di “Sistema NutriGENE” che consiste nell’analisi di materiale genetico: un semplice tampone passato all’interno dellla bocca viene analizzato, ed in base ai risultati ottenuti si offre una serie di suggerimenti alimentari adatti al proprio profilo genetico. Ciò è il frutto di comprovati studi scientifici, condotti in laboratori di varie parti del mondo, i cui risultati sono stati pubblicati da riviste internazionali. Vi è, infatti, una quantità enorme di letteratura scientifica che documenta nei dettagli come le variazioni genetiche influenzano il metabolismo di particolari nutrienti.
I Geni modificano i nostri bisogni nutrizionali ed il sistema Eurogenetica Full Nutrition determina quali sono le necessità peculiari di ciascuno. Il test rivela le variazioni presenti in 20 geni specifici per la nutrizione e fattori di rischio ad essa associati (come colesterolo, ipertensione, ecc.), i risultati sono convertiti in una guida alimentare. Il report fornito dal sistema Eurogenetica Full Nutrition contiene la spiegazione del significato delle variazioni genetiche e la tavola dei nutrienti consente di modificare, laddove sia necessario la propria alimentazione. Non è, d’altra parte, una dieta radicale, ma consiste in piccole variazioni dell’alimentazione e dello stile di vita. Piccole variazioni che a lungo termine possono avere un effetto significativo e fare la differenza. Non si tratta dunque di una dieta per dimagrire ma di un investimento a lungo termine sulla propria salute. Sapevate che appena 10 calorie in eccesso al giorno, mezzo cucchiaino di zucchero, possono causare un aumento di peso di 15 kg nell’arco di 20 anni in persone geneticamente predisposte? Un eccesso tanto difficile da eliminare quanto facile da accumulare. Pensate allora quali danni può causare un po’ di grassi saturi in eccesso durante l’arco di 20 anni.
La conoscenza della propria disposizione genetica, la conoscenza del ruolo di certi geni nel determinare i nutrienti di cui ognuno necessita, la conoscenza del proprio hardware, può offrire una forte motivazione a seguire un’alimentazione ed uno stile di vita più consoni ai propri bisogni.
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18 aprile 2016
IL MINERALOGRAMMA
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05 aprile 2016
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