Aspartame
L’aspartame è un edulcorante intenso, a basso tenore calorico. Si presenta come una polvere bianca e inodore ed è circa 200 volte più dolce dello zucchero.
L’aspartame è utilizzato in una serie di prodotti alimentari come bevande, prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti lattieri, gomme da masticare, prodotti a basso tenore energetico e per il controllo del peso, nonché come edulcorante da tavola in tutto il mondo. L’aspartame è autorizzato già da molti anni in numerosi Paesi, previa valutazione della sua sicurezza.
Ruolo e attività dell’EFSA in merito
Da più di vent’anni questo edulcorante e i suoi derivati sono oggetto di approfondite ricerche, che comprendono studi sperimentali sugli animali, ricerche cliniche, studi sulle quantità assunte e studi epidemiologici. Esso è peraltro oggetto di sorveglianza successiva all’immissione in commercio. L’aspartame è stato giudicato sicuro per il consumo umano, conclusione ribadita nel riesame condotto dal comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF) nel 2002.
Nel 2007 la Fondazione Europea Ramazzini (ERF) di Bologna, in Italia, ha pubblicato i risultati di un nuovo studio sulla carcinogenicità dell'aspartame nei ratti. A gennaio del 2009 il gruppo di esperti scientifici ANS dell'EFSA ha adottato un
parere scientifico vertente su tale studio. Il gruppo ANS ha poi
aggiornato il proprio parerea marzo 2009, tenendo conto dei dati trasmessi dalla Fondazione Ramazzini a febbraio del 2009. Il gruppo di esperti ha concluso che, sulla base di tutte le evidenze disponibili in quel momento, compreso lo studio ERF pubblicato nel 2007, non si riscontrava alcuna indicazione di potenziale genotossicità o carcinogenicità dell’aspartame e non si ravvisava alcun motivo per rivedere la dose giornaliera ammissibile per l’aspartame di 40 mg/Kg peso corporeo, già stabilita. Un
parere scientifico precedente, era stato emesso dal disciolto gruppo di esperti AFC dell’EFSA nel 2006, a seguito della pubblicazione del primo studio sull’aspartame da parte della Fondazione Ramazzini.
Attività recenti - 2011
Nel maggio del 2011 l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è stata incaricata dalla Commissione di condurre in anticipo una nuova, completa valutazione della sicurezza dell'aspartame (E 951), da consegnare nel 2012. L’esame di questo singolo dolcificante, il cui completamento era originariamente previsto per 2020, fa parte della nuova, sistematica valutazione di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell'Unione europea prima del 20 gennaio 2009, prevista dal regolamento (UE) n. 257/2010.
L'EFSA ha accettato il mandato a condurre una valutazione ex novo dell’aspartame, che prevede la necessità di emanare un pubblico bando a sottoporre nuovi dati, pubblicato il 1° giugno 2011, e di effettuare un’approfondita disamina della letteratura scientifica. Oltre a ciò l'Autorità opererà in stretto coordinamento con l'Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, l’ambiente e il lavoro (Anses) in merito alla valutazione nutrizionale in termini di rischi-benefici che quest’ultima ha condotto sugli edulcoranti.
Nel 2010 sono stati pubblicati due studi sui possibili rischi per la salute associati al consumo di dolcificanti artificiali, ovvero uno studio sulla carcinogenicità nei topi esposti all’aspartame mediante alimentazione, condotto dalla FER (Soffritti
et al., 2010[1]), e uno studio epidemiologico sull’associazione tra assunzione di bevande analcoliche dolcificate artificialmente e accresciuta incidenza di parti prematuri (Halldorsson
et al., 2010[2]). In una dichiarazione del febbraio 2011, l’EFSA concludeva che i due studi non costituiscono motivo per riconsiderare le precedenti valutazioni sulla sicurezza dell’aspartame o di altri dolcificanti attualmente autorizzati nell’Unione europea. La disamina di questi studi da parte dell’EFSA è stata eseguita in collaborazione con l’Agenzia francese per la sicurezza dell’alimentazione, l’ambiente e la salute sul lavoro, Anses[3], che pure sta effettuando studi in campo.
[1] Soffritti M. et al., Aspartame administered in feed, beginning prenatally through life span, induces cancers of the liver and lung in male Swiss mice, Am. J. Ind. Med. 2010, 53, 1197-1206.
[2] Halldorsson T.I. et al., Intake of artificially sweetened soft drinks and risk of preterm delivery: a prospective cohort study in 59334 Danish pregnant women. Am. J. Clin. Nutr. 2010, 92: 626-633.
[3] Ulteriori informazioni sul lavoro avviato dall’Anses sono reperibili su: http://www.anses.fr/PM910058I0.htm
Iniziativa in collaborazione con il foro consultivo
Sebbene l’uso dell'aspartame sia autorizzato da diversi anni in numerosi Paesi sulla base di approfondite valutazioni della sua sicurezza, a livello di opinione pubblica permane una certa preoccupazione in merito. L’EFSA dunque, in collaborazione con il suo foro consultivo, composto da rappresentanti degli organismi preposti alla valutazione del rischio negli Stati membri dell’UE, sta lavorando per dare un risposta alla preoccupazione del pubblico.
Nel 2006 l’EFSA ha adottato un parere con cui si riconfermava la sicurezza dell’aspartame. Tale lavoro dell’EFSA non era legato a nuovi timori connessi alle valutazioni di sicurezza correnti. Tuttavia sia l'EFSA sia il foro consultivo ammettono che, nonostante siano state effettuate le valutazioni del rischio, la preoccupazione dell’opinione pubblica continua ad essere percepibile. Questa iniziativa nasce allo scopo di garantire che sia compiuto ogni sforzo per dare una risposta a tali preoccupazioni.
L'EFSA ha tenuto una serie di incontri con esperti di livello nazionale, dotati di specifica preparazione scientifica in materia di aspartame, designati dai rispettivi Stati membri. Gli esperti hanno esaminato le pubblicazioni e le informazioni disponibili, allo scopo di fornire una risposta esaustiva alle preoccupazioni che tuttora permangono nell’opinione pubblica. Gli esperti hanno anche preso in considerazione ulteriori prove nonché le pubblicazioni che l’EFSA ha raccolto in esito a un invito a presentare dati pubblicato nel 2008.
La relazione degli incontri con gli esperti nazionali sull’aspartame è stata presentata nel corso della 36a riunione del foro consultivo, tenutasi nel maggio 2010, insieme ai commenti ricevuti dalle parti interessate in risposta alla consultazione sulla relazione stessa.
Gli esperti nazionali sono giunti alla conclusione di non aver individuato alcuna nuova prova che li inducesse a riconsiderare i precedenti pareri dell’EFSA e del comitato scientifico dell’alimentazione umana, ma hanno anche ammesso che i timori dell’opinione pubblica in merito all’aspartame non si sono dissolti. Molte delle preoccupazioni espresse riguardano le segnalazioni aneddotiche di effetti avversi. L’EFSA e gli esperti nazionali si sono impegnati investendo tempo e risorse per valutare queste informazioni, le quali hanno tuttavia presentato limiti tali da impedire un’analisi efficace.
La Food Standards Agency del Regno Unito ha avviato uno studio pilota finalizzato ad analizzare la sensibilità individuale all’aspartame con uno
studio clinico in doppio cieco controllato con placebo. Lo studio intende registrare qualsiasi effetto dovuto all’assunzione di alimenti contenenti o meno aspartame in un ambiente clinico sicuro e controllato e coinvolgerà soggetti nei quali il consumo di alimenti contenenti la sostanza provoca reazioni e soggetti che invece non presentano problemi del genere. L’insieme di prove oggettive raccolte potrebbe permettere di comprendere meglio il problema di un’eventuale sensibilità all’aspartame, fornendo utili suggerimenti per ulteriori studi o lavori sull’argomento.
Il foro consultivo ha ritenuto che un giudizio preliminare sui riscontri dello studio pilota sarebbe stato inopportuno e ha concordato di attenderne la conclusione prima di riconsiderare eventuali interventi da programmare in futuro. Pertanto si è deciso temporaneamente di non dedicare ulteriore considerazione alla questione.