Che lo stomaco non fosse un ambiente sterile, come si credeva in passato, lo abbiamo capito nel 1983 con scoperta al suo interno dell’Helicobcter pylori; ma che anche altri batteri risiedono in questo ambiente e la loro presenza è collegata allo sviluppo di displasia e tumore gastrico è una rivoluzione assoluta e nuovissima. E’ quanto evidenziato in una recente review tutta italiana, del team del prof. Antonio Gasbarrini del dipartimento di Medicina Interna, Policlinico Gemelli di Roma in collaborazione con il dipartimento di Gastroenterologia dell’Ospedale San Pedro de Alcantara, Spagna e pubblicata su Helicobacter.
L’H. pylori non è l’unico “residente” della mucosa gastrica, recentemente una comunità microbica è stata identificata all’interno dello stomaco umano ed insieme all’H. pylori costituisce il cosiddetto microbiota gastrico.
“L’H. pylori era ritenuto responsabile della maggioranza delle gastriti e delle ulcere peptiche. Si è visto che quando l’H. pylori sta per molto tempo nello stomaco determina un danno istologico che si chiama metaplasia o atrofia gastrica; questo è quello che precede la displasia e il tumore dello stomaco”, ha dichiarato il prof. Gasbarrini ai microfoni di Pharmastar.
Il microbiota intestinale colonizza tutto il tratto gastro-intestinale compreso lo stomaco. L’ambiente gastrico è particolarmente difficile da colonizzare per il bassissimo pH (intorno a 1.4); per tale motivo la carica microbica è molto più bassa del colon e del piccolo intestino.
Le specie batteriche maggiormente presenti nello stomaco, in condizioni di perfetta salute, sono Clostridium sp, Lactobacillus sp and Veillonella sp.
L’80% dei microbi non sono però coltivabili e quindi servono tecniche più sofisticate per la loro identificazione.
«Tutto questo lo abbiamo scoperto»-ha aggiunto il prof. Gasbarrini- «solo con le nuove tecniche di microbiologia molecolare che evidenziano questi batteri; questi ultimi infatti non crescono in coltura quindi servono le tecniche di microbiologia molecolare più moderne».
La distruzione del microbiota gastrico umano è stato identificato come trigger di diverse malattie dello stomaco.
Nel caso dell’atrofia gastrica, c’è una diminuzione della barriera acida gastrica dello stomaco che permette la colonizzazione di molti microbi differenti da quelli presenti in condizioni normali. Ad esempio è stato osservato uno shift da Prevotella sp a Streptococcus sp.
Diventa inoltre sempre più evidente il possibile ruolo del microbiota gastrico nello sviluppo di cancro gastrico.
«Si è visto che lo stomaco non è abitato solo dall’H. pylori –ha proseguito il prof. Gasbarrini-ma anche da altri batteri che appartengono a varie specie, molti sono dei Lactobacilli ma di tante specie diverse , e questi batteri sono sempre presenti in basse concentrazioni. Quando l’H. pylori determina la metaplasia e l’atrofia e, quindi, cambia il pH dello stomaco, perché quando c’è l’atrofia lo stomaco produce meno acido cloridrico, questi batteri esplodono nel senso che crescono moltissimo in termini di quantità. Quindi, nelle fasi avanzate della gastrite da H. pylori c’è una pesante disbiosi del microbiota gastrico con batteri che sovra-crescono perché non sono più combattuti dall’acidità gastrica e sembra che questa disbiosi gastrica sia responsabile della transizione della atrofia a displasia e tumore».
I microbi possono guidare e mantenere lo sviluppo di percorsi cancerogeni attraverso diversi meccanismi, tra cui la stimolazione dell’infiammazione, l'aumento della proliferazione cellulare, la disregolazione della fisiologia cellulare delle staminali, e la produzione di diversi metaboliti.
«Sembrerebbe, quindi, che il grande responsabile del tumore gastrico, nella gastrite da H. pylori ,potrebbero essere altri batteri del microbiota gastrico e non solo l’H. pylori»-ha sottolineato il prof. Gasbarrini.
Nella review gli autori evidenziano come esista anche un microbiota esofageo le cui alterazioni potrebbero essere responsabili dell’insorgenza del reflusso gastro-esofageo e di altre problematiche e come lo sviluppo del cancro esofageo; queste ultime sono però delle ipotesi derivanti da pochi studi e che andrebbero confermate in ulteriori trial.
In conclusione, come ha sottolineato il prof. Gasbarrini: «Questa è una scoperta rivoluzionaria perché dobbiamo rivedere tutti i nostri concetti. Noi pensavamo che lo stomaco fosse sterile, poi abbiamo visto che c’è l’H. pylori e poi ancora che ci sono altri batteri e addirittura sembra che questi siano responsabili del tumore dello stomaco».
Emilia Vaccaro
Ianiro G. et al. Gastric Microbiota. Helicobacter. 2015 Sep;20 Suppl 1:68-71. doi: 10.1111/hel.12260.